scusa tanto zorro se mi son permesso di citare un proverbio che risale alla notte dei tempi, evidentemente tu non ne conoscevi le parole ne l'esistenza, qundi: i am sorry.
detto questo, io non me la prendo con nessuno, ti avevo invitato a leggere parecchi interventi che riguardano appunto la presunta imparzialità del mensile, quindicinale, chiamalo come vuoi tu, che ti arriva a casa in maniera del tutto gratuita (questo lo crede la gente, ma in realtà non è così) e che scimmiotta il fratello maggiore nazionale, che risponde al nome de "il giornale".
come tutti i nostri concittadini, io lo leggo tutto e mi faccio la mia idea oltre che a un sacco di risate, cosa che credo abbia fatto anche tu se sai leggere bene fra le righe.
per questo quando nelle sue pagine riguardanti la realtà vigasiana leggo che il sindaco è dipinto come un robespierre in gonnella o un ghandi della bassa padania perchè nella sua rubrica "il sindaco risponde" tutti i quesiti e le lamentele vengono sollecitataente gestite, mi scappa da ridere e mi scappa una sonororissima pernacchia (mediatica, naturalmente).
ma hai provato a leggere le risposte che danno?
fatti un giro e benvenuto nel mondo reale.
se invece ti vuoi togliere qualche soddisfazione, cerca negli interventi precedenti del sottoscritto o di altri utenti del forum, i quali hanno avuto la sfortuna di avere a che fare con il sito vigasiano per eccellenza.
poi, intendiamoci, tu puoi avere le tue idee circa l'imparzialità vera o presunta de "l'altra campana", ma parti appunto da un presupposto:
quel foglio semiclandestino, scritto, edito, stampato e consegnato in proprio a spese proprie, risulta essere l'unico che mette le pulci nelle orecchie della gente...
l'altro, invece, tesse le lodi di questo o di quello. non ci son mai problemi e nessun tentennamento da parte dei politicanti di cui parla con abbondante uso di saliva a scopo lubrificante.
un motivo ci sarà.
o no?
"... Non vogliate negar l'esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"
Ulisse nell'inferno di Dante.