tratto dall'arena di verona di ieri 26 marzo 2065:
la digitalfoto ritrae l'attimo stesso del drammatico crollo presso il municipio di vigasio. l'amministrazione di questo paese che ha ormai raggiunto la considerevole popolazione di 65.000 persone, aveva fatto togliere il vecchio monumento posto nella grande piazza nel lontano 2007 dall'allora sindaco robbi/contri (i giornali dell'epoca parlano di una misteriosa simbiosi tra uomo-donna di cui non si hanno notizia negli annali di medicina N.d.A.)
il vecchio monumento raffigurante l'emblema di vigasio: una fetta di polenta con quattro ruote che sembra sfrecciare in una pista in mezzo ai campi, era miseramente ridotto ad un ammasso di calcinacci informi, causato dall'ingiurie del tempo e dalla scarsa qualità dei materiali con cui era stato edificato (evidentemente qualcuno aveva lucrato anche su quello) quindi si era reso necessario porre rimedio a quello che era una brutta cartolina per chi entrava in paese dal nuovo svincolo della tangenziale forette-isolalta-trevenzuolo.
gli esperti del comune avevano pensato di rifarsi ad uno dei maggiori simboli dell'italica sapienza in campo scultoreo e avevano fatto riprodurre dal grande maestro teomondo scrofolo il david di michelangelo, del tutto uguale all'originale custodito nella firenze che tutti conosciamo.
il maestoso monumento era stato posto proprio ieri 25 marzo a perenne ricordo dell'inaugurazione del grande parkodromo (così era stato chiamato a quei tempi, quello che ora conosciamo come la città della polentina volante).
i pompieri intervenuti su luogo del crollo hanno fatto transennare la piazza e si stanno facendo le verifiche del caso per stabilire se l'opera è ancora da considerare stabile o se dovrà essere abbattuta.
"... Non vogliate negar l'esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"
Ulisse nell'inferno di Dante.