Polemiche per l'aumento dell'IRPEF

Dal mensile "In Cassetta" - ottobre 2015.

Alcune osservazioni rispetto a quanto dichiarato dal Sindaco di Vigasio nell'articolo:

1. l'equiparazione a prima casa delle abitazioni date in uso gratuito ad un figlio era già stata introdotta nel 2014.

2. la riduzione da 2,0% al 1,8% dell'aliquota IMU della prima casa vale solo per le case di lusso, per le altre l'IMU non c'è, infatti per queste esiste la TASI. Da "Il Sole 24 Ore": "L'Imu non è più dovuta sulle abitazioni principali. Con una eccezione, però. Si dovrà continuare a pagare l'imposta municipale per le abitazioni principali considerate «di lusso» (categorie A/1, A/8 e A/9)."

3. per la casa in uso ai genitori il beneficio vale solo se il figlio è proprietario al 100% dell'immobile. Il coniuge eventualmente proprietario non gode dello stesso trattamento.

4. è vero che c'è stata una forte riduzione dei trasferimenti dallo Stato, ma è vero anche che, piuttosto che agire sulle entrate (cosa che è molto facile fare), è possibile agire sulle uscite, razionalizzando la spesa corrente ed evitando, soprattutto in questo periodo di crisi economica, spese non opportune.
-

Nell'articolo il Sindaco dichiara: "sono chiamati ad aiutare l'amministrazione i cittadini che hanno la fortuna di avere un lavoro e quindi un reddito."

Vorrei ricordare che:
L'imposta sul reddito delle persone fisiche - IRPEF - è un'imposta diretta, personale, progressiva e generale. Presupposto dell'imposta è il possesso di redditi rientranti in una delle seguenti categorie: redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro dipendente, redditi di lavoro autonomo, redditi di impresa, redditi diversi.
È un'imposta progressiva, in quanto colpisce il reddito con aliquote che dipendono dagli scaglioni di reddito, ed è di carattere personale, essendo dovuta, per i soggetti residenti sul territorio dello Stato, per tutti i redditi posseduti, anche se prodotti all'estero. Il legislatore ha introdotto una "no tax area", che si divide in due parti:

1. una, per tutti i contribuenti, pari a 3.000 euro;
2. una, spettante ai lavoratori dipendenti o ai pensionati o ai lavoratori autonomi, pari a: 

•  per i lavoratori dipendenti, 4.500 euro moltiplicato per i giorni di lavoro e diviso per il numero di giorni dell'anno d'imposta 
•  per i pensionati, 4.000 euro moltiplicato per i giorni di lavoro e diviso per il numero di giorni dell'anno d'imposta 
•  per i lavoratori autonomi, 1.500 euro

Quindi, l'IRPEF non viene pagata solo da chi ha un lavoro, ma per esempio anche dai pensionati.
Inoltre la legge dice che dovrebbe essere una imposta PROGRESSIVA e applicata secondo SCAGLIONI di reddito. Ricordo che gli scaglioni erano stati introdotti a Vigasio lo scorso anno e subito eliminati quest'anno perchè la cosa "non ha portato altro che a una grande confusione" dichiara il Sindaco. A mio avviso la confusione esiste perchè chi dovrebbe applicare l'imposta non è in grado o non ha gli strumenti per farlo.