00 12/02/2010 21:18
questo articolo ha dato fuoco alle polveri
Da L'Arena di Sabato 19 Dicembre 2009
VIGASIO. Contrasti nella maggioranza di centodestra a pochi mesi dalle elezioni amministrative. Ne fa le spese il potente ex primo cittadino

Lite in Comune, silurato il vice Robbi

di Fabio Tomelleri

Il sindaco Contri gli toglie le deleghe: «Ha raccolto firme di consiglieri per tentare di mandarmi a casa, ma l’operazione è naufragata»

È bufera nella maggioranza che amministra il paese. Quando il messo comunale mercoledì a mezzogiorno ha bussato a casa del vicesindaco Pietro Robbi, non stava portando una lettera di auguri di Natale. Nella busta c’era la revoca, firmata dal sindaco Daniela Contri, delle deleghe di vicesindaco e assessore al bilancio. Lo strappo tra i due ex alleati è un evento forte per il paese, al centro dell’attenzione, in questi mesi, per i consistenti interventi urbanistici legati all’autodromo e al District Park. Il primo cittadino spiega di aver licenziato Robbi perché «è venuto meno il rapporto di fiducia con me: il vice si è prodigato in atti con l’obiettivo di far terminare il mandato all’amministrazione. Ha raccolto firme tra i consiglieri per far sciogliere il Consiglio comunale. Ma non è riuscito nell’intento». Il sindaco Contri non ha visto i fogli con le firme, ma è certa che Robbi avesse escogitato quel meccanismo per far dimettere nove consiglieri, cinque di minoranza e quattro di minoranza, sufficienti a mandare a casa l’amministrazione. «Non ci volevo credere», spiega Contri, «anche perché, nei giorni scorsi, si erano susseguite molte voci, compresa quella di una mozione di sfiducia nei miei confronti. Robbi ha fatto male i suoi conti: solo un altro consigliere della maggioranza sarebbe disposto a seguirlo: Raffaello Cordioli. E nemmeno sono sicura che quest’ultimo avesse firmato. Quando ho avuto la certezza che la petizione era vera, sono intervenuta».
Dall’opposizione, tuttavia, arrivano le prime smentite sulle firme. Luigi Giaretta, della Lega Nord, dice: «La raccolta non l’ho vista, ma sono favorevole a ogni atto utile a mandare a casa il sindaco. Questi non sono amministratori, ma un comitato d’affari». La frattura tra Contri e Robbi, era nell’aria da tempo. «A settembre il vice manifestò l’intenzione di ricandidarsi», prosegue Contri, «e l’ho ritenuta un’aspirazione legittima, così come quella di ripropormi per il secondo mandato». Il sindaco non ha deciso se e a chi affiderà le deleghe di Robbi. «Mancano due mesi alla sospensione dell’attività per le elezioni», sottolinea, «e il bilancio è stato già approvato dalla giunta».
Il paese si prepara alla campagna elettorale più combattuta degli ultimi 13 anni. Il divorzio tra Contri e Robbi, entrambi del Pdl, ha spaccato il centrodestra, in amministrazione dal 1996 (con l’esclusione della Lega), in due tronconi. Uno fa capo al sindaco, che che ci riproverà con una propria lista. L’altro, quello di Robbi, potrebbe diventare un gruppo concorrente. Il sindaco sottolinea la propria apertura «al dialogo con tutti». Ha fatto pure appendere in paese manifesti che la ritraggono con lo slogan “Ancora con voi, ancora per voi". «L’ho fatto per ribadire la mia disponibilità», precisa, «e smentire le voci, che Robbi metteva in giro, dicendo che il sindaco era ancora lui».
Cesare Nicolis, capogruppo di minoranza, vuole riproporsi con la lista “Civica per Vigasio". La “Vigasio 5 stelle”, sostenuta dai grillini, scenderà in campo. Giaretta afferma che correrà da solo.
Il Pd domenica inaugurerà la sede in corso Garibaldi. Cinque anni fa appoggiò Nicolis. «Ora lo scenario è cambiato», dice il coordinatore Dino Rebonato, «e decideremo la nuova strategia».