come da titolo son riuscito a scoprire il perchè delle code mattutine:
c'è sempre il solito fenomeno che crede di aver affittato la strada a suo uso e consumo!
c'è, per esempio, un tipo che ha un fiorino bianco e che si ferma in mezzo alla strada tutte le mattine per scodellare il pargolo\a in maniera che non possa fare nemmeno un passo in più del dovuto.
il pargolo\a in questione, fra l'altro, ha avuto un piccolo incidente qualche giorno fa:
forse a causa del scarso moto, nel salire l'impegnativo scalino del marciapiede (alto almeno 20 cm! un'impresa da montanari temerari!) è scivolato su un granello di sabbia improvvidamente dimenticato lì dal netturbino di turno.
risultato?
patatrach! giù per terra lungo disteso!
il brutto è che uno dei tanti autisti da bimbo troppo cerebroleso per poter camminare o trascinarsi a scuola a piedi, non se n'è accorto in tempo ed è passato con la ruota sulle dita del povero scalatore in erba.
nulla di grave, intendiamoci, il bimbo\a è già a casa e con una fasciatura alle dita che serve più a fargli passare lo spavento, che il dolore.
adesso i casi sono due:
o da domattina tutti a scuola in automobile fin dentro l'aula, in questa maniera non ci sarà più pericolo che i nostri teneri virgulti rischino di farsi investire da un'auto mentre vanno a scuola (ma dove diavolo dovranno andare tutte ste macchine, proprio mentre il mio adorato e quasi obeso padrone di casa deve entrare in classe con la merendina in tasca?), oppure da domani si parcheggia nell'apposito spazio antistante la scuola (80-100 metri di larghezza X 80-100 metri di lunghezza) e ci si fà faticosamente i 20-25 metri che separano il parcheggio stesso dalla rampa di scalini che portano i pargoli al sicuro.
in questa maniera, fra l'altro, i nonni di giallo vestiti (come i molto simpatici canarini dosamulte di verona) si sentiranno orgogliosamente utili a qualcosa che non sia far attraversare i quattro (di numero e di fatto) morti di fame che usano le scarpe per portare i figli ad imparare che la natura va rispettata.
"... Non vogliate negar l'esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"
Ulisse nell'inferno di Dante.