non credo che la tua esperienza sia stata un'esperienza mistica provocata dall'uso di troppo pepe o troppa maria.
hai solamente fatto due più due e per un momento non ti sei fermato a guardare in superficie.
ieri son stato a mantova, nella piazza principale dove esattamente sei mesi prima ero stato in attesa dello spettacolo del mitico marco paolini.
quella sera la piazza era completamente invasa da sedie e tavolini, mentre su un palco si stavano esibendo tre chitarristi in: "smoke on the water" dei mitici deep purple.
ai tavolini la gente (intere famiglie con i loro pargoli festanti) batteva il ritmo con i piedi o si dimenava come nei mitici anni '70.
cosa c'era di strano? che tutti, pubblico e suonatori, erano appartenenti a quella classe di cittadini che i "normali" (fra molte vitgolette) definiscono handicappati (parola che mi fa venire l'orticaria ogni volta che la sento).
parecchi passanti si fermavano a guardare, gente sulla sessantina, gente sulla trentina e giovanissimi.
tutti con lo stesso sguardo meravigliato, sorpresi del fatto che degli "handicappati" potessero fare musica quasi come una persona normale.
quella espressione letta su quelle facce (ti assicuro che non era un'impressione, ma purtroppo la desolante constatazione che la razza umana deve ancora fare molta strada per arrivare ad un livello decente di civiltà) era dolorosa per chi come il sottoscritto ha sempre pensato che se tu hai la fortuna di essere migliore del tuo compagno di strada, hai il dovere, non la facolta di scelta, di dare una mano a chi è più sfortunato di te.
PS
ieri sera, a mantova, ero in compagnia di mio fratello e due ragazze sue amiche. sullo stesso palco di fortuna nella stessa piazza, si esibivano dei boy-scout in una canzone stupenda: "i cento passi" forse perchè ieri era la giornata della
shoah o forse perchè qualcuno lassù in alto ha voluto farmi vedere una cosina che già sapevo.
fatto sta che le due belle signorine si son messe a ridere di gusto nel vedere tre ragazzi in pantaloni corti. per farle smettere, visto che c'era molta gente che ascoltava, ma nessuno che rideva, ho provato a spiegare che la canzone era un grido di denuncia e che oltre che stupenda era anche il titolo di un film riguardante la vita di un prete ucciso dalla mafia...
non c'è stato verso, era molto più interessante parlare di centri commerciali, di collanine di bigiotteria e di "imbranati" in pantaloni corti.
però erano veramente due belle topine...
"normali" soprattutto!
"... Non vogliate negar l'esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"
Ulisse nell'inferno di Dante.