tratto dal giornale filocastrista "l'arana":
Il presidente dell’Aato Pietro Robbi annuncia un piano di prevenzione da 732 milioni di euro
Crisi idrica, vertice per evitarla
Riunione in prefettura per definire gli interventi in vista dell’estate
L’Aato veronese (l’Autorità d’ambito territoriale ottimale) ha partecipato ad una riunione in prefettura allo scopo di definire gli interventi per fronteggiare eventuali crisi idriche. Per quanto concerne i protocolli dell’Aato veronese relativi all’acqua potabile, il presidente Pietro Robbi ha evidenziato che l’Ambito territoriale ottimale veronese appare, ad una prima analisi dei dati relativi agli anni 2003 e 2005, un territorio autosufficiente dal punto di vista dei consumi idrici per uso potabile.
Tutti gli attuali sistemi acquedottistici sono alimentati mediante pozzi che attingono l’acqua dalle falde acquifere sotterranee profonde e, solo per una percentuale inferiore al 15 per cento del totale dei consumi, da sorgenti, per lo più montane, o dall’acqua del lago di Garda.
Come ha sottolineato il presidente dell’Aato: «Un periodo di siccità prolungata può causare una progressiva diminuzione, anche significativa, della portata d’acqua dalle sorgenti in quota, ma di norma non provoca effetti tangibili sulla produttività delle nostre falde acquifere sotterranee, che sono alimentate in abbondanza dalla Val d’Adige, dai Monti Lessini e dalla Val d’Alpone. Ci può invece essere una difficoltà nel soddisfare tutte le richieste laddove un’estate molto calda si abbini a carenze strutturali di alcuni acquedotti da tempo sottodimensionati».
Secondo l’Aato è necessario, quindi, realizzare un piano organico di interventi strutturali che consenta di potenziare gli attuali impianti; un piano di ricerca ed eliminazione delle perdite localizzate e distribuite lungo le tubazioni degli acquedotti.
L’Autorità ha già redatto il piano degli interventi necessari per un impegno economico complessivo di oltre 732 milioni di euro. Inoltre ha già affidato la gestione all’Azienda gardesana servizi SpA, competente per il territorio di 20 Comuni della sponda del lago di Garda e della Val d’Adige e alla Acque veronesi, per gli altri 77 Comuni.
Compito delle due società di gestione è quello di erogare il servizio idrico integrato a tutti gli abitanti dei 97 Comuni veronesi, incassando le tariffe e realizzando tutti gli interventi di tipo ordinario e straordinario necessari per garantire a tutta la popolazione veronese il medesimo livello di qualità del servizio. Il percorso di riorganizzazione si completerà entro la fine del 2007, data in cui le due società di gestione dovranno aver terminato il subentro ai gestori preesistenti.
Per far fronte ad episodi di emergenza contingenti è stato attivato anche un tavolo tecnico, coordinato dall’Autorità d’ambito e al quale partecipano i tecnici di Acque veronesi Scarl e di Azienda gardesana servizi SpA. Sono in fase di elaborazione le procedure di intervento per garantire la disponibilità di acqua potabile in caso di manchevolezze delle attuali reti.
Le procedure prevedono, esaurite le risorse a disposizione delle singole società di gestione e in funzione della gravità e dell’estensione dei fenomeni di carenza idropotabile, l’interfacciamento anche con le strutture della Protezione civile provinciale.
ecco dove andrà a finire tutta l'acqua destinata a sparire, una volta avviato il fenomenale evento...
evento millenario, epocale, una sorta di sconvolgimento di tutte le regole fisiche, matematiche e logiche a noi note... la decima meraviglia del mondo, che porterà oro, incenso e tanta birra, oltre che milioni e milioni di euro sonanti a tutti: nani e ballerine, poveri contadini e poeti sognanti, operai e manager rampanti, barbuti sopra e sotto, a tutti insomma!!
venghino siore e siori!
si avvicinino per favore!!
cos'è??
non ho capito scusa....
non sai quali sono l'ottava e la nona meraviglia del mondo??
ma fatti una cultura, ostrega!!!
le penultime due meraviglie, si possono ammirare sfogliando l'araldo vigaSiano che risponde al nome de "l'altro giornale" liberamente (?) dettato a voce alta e fiera dal sommo vate e composto dall'apposita schiera plaudente e libera (???) che non perde occasione per dimostrare tutto l'affetto e l'amore viscerale che prova per il sommo stesso e il potere che egli rappresenta.
non si spiegherebbe altrimenti la postura, costantemente tenuta dalla schiera medesima, piegata a 90°, che il volgo contadino del secolo scorso e della pianura padana in particolare, definiva in maniera piuttosto colorita e folcloristica:
alla pecorina...
lasciando perdere le origini contadine delle parole, torniamo al giornale che sarebbe piacevole leggere in compagnia di uno storico fra una cinquantina d'anni, quando si potranno leggere con piglio diverso e serenamente distaccato, le rare perle di saggezza sparse a piene mani, quasi si trattasse dell'ultimo saggio letterario di uno scrittore sulla soglia di una crisi mistica. un miscuglio di esperienze tantriche che spaziano fra l'apparente autocelebrazione di un novello silvio pellico (ho detto pellico!!) e le puntuali osservazioni retoriche di un grande filosofo come aristotele...
tutto questo ben di dio mescolato, apparentemente in disordine e caos regnante, fa rabbrividire di piacere chi si avventura nella facile e scorrevole lettura, e gli fa dimenticare per un attimo la regola mai scritta che da sempre lega assieme con un filo sottile, chi scrive e chi legge:
lo scrittore deve mettere in mano al lettore la chiave di lettura, non gli deve nascondere qualche traccia o qualche particolare, pena la scomunica per la mancanza di onestà letteraria.
in sostanza io scrittore non posso tenermi nascosto per l'ultima pagina, il particolare del maggiordomo presente nella stanza ove si è consumato il delitto, per poi presentarlo come il colpevole nelle ultime righe, il pubblico che mi legge direbbe giustamente che ho barato nei suoi confronti.
questa lunga tiritera, insomma, per dire:
come mai quasi a nessuno è venuto in mente di fare un semplice esercizio mentale, facile facile a prima vista, ma che appunto, essendo troppo facile, quasi nessuno lo fa mai:
se è vero che questo giornale è al servizio della comunità, visto che è stampato coi nostri soldini, ma scritto però dalle truppe camellate (sarebbe meglio dire bradipizzate, ma non suona molto bene N.d.A) che da tempo immemore siedono in consiglio d'amministraz... pardòn, comunale, come mai non mi informa che il nostro carissimo ed esimio sind... assessore pietro robbi è quello che presiede la struttura che deciderà dove andrà a finire l'acqua di vigasio e limitrofi una volta intubata in condotte chilometriche che correranno sotterranee?
come mai non mi dice che certi elementi di spicco (sembra la descrizione di un malavitoso, ma non lo è, almeno lo spero) trarranno notevolissimi benefici economici sia da ciò che starà sopra che da ciò che scorrerà sotto il territorio viGasiano?
infine per ultimo, ma non meno importante, ma non era per lo sviluppo del paese, del territorio e tutte le banane del genere, che si sta mettendo in moto tutto ciò?
perchè allora mi sento di stringere forte le chiappe, come se mi sentissi qualcuno vicino che vorrebbe farmi suo????
mah!!!!!!!!
"... Non vogliate negar l'esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"
Ulisse nell'inferno di Dante.