lavoratore
00giovedì 24 novembre 2005 10:52
SCIOPERO contro i lavoratori
No … grazie!!!
“A fine stipendio avanza troppo mese”. Con questo slogan le RdB hanno caratterizzato la giornata di sciopero del 21 ottobre. Cgil Cisl Uil indicono per il 25 novembre uno sciopero nazionale ma non viene rivendicato nulla per poter arrivare a fine mese.
Governo, padronato pubblico e privato vogliono toglierci il TFR.
Cgil Cisl Uil perseguono il medesimo obbiettivo e senza pudore chiamano allo sciopero i lavoratori perché si acceleri su questa strada.
La lite con il governo verte sul come spartirsi il bottino dei 14 miliardi di euro del TFR.
Il contendere è se debbano contare di più nella gestione dei fondi i confederali alleati a confindustria o gli istituti finanziari.
E’ evidente che si perseguono interessi, comunque, non nostri.
Siamo contro lo scippo del TFR e per questo abbiamo scioperato il 21 ottobre e per questo non potremo scioperare contro gli interessi di noi lavoratori il 25 novembre.
I governi di destra e di sinistra hanno attuato nel corso degli anni una riforma previdenziale che andrà a dimezzare le attuali pensioni e per questo propongono le pensioni integrative, come “seconda gamba. Se non avessero “azzoppato” la previdenza pubblica non se ne sarebbe ravvisata la necessità.
Sarebbe autolesionismo scioperare contro i nostri interessi!!!
Il precariato pervade tutto il mondo del lavoro e sulle famiglie incombe sempre di più la precarietà dell’esistenza.
Questi sono gli effetti perversi di leggi elaborate in prima stesura da Treu, ministro in pectore del futuro governo di “sinistra”.
Queste stesse leggi sono state riprese e peggiorate dai governi di destra.
La critica moralistica che addossa tutte le colpe a Berlusconi non basta. Occorre rigettare anche filosofia e pratica di queste politiche antisociali.
Il 25 novembre non andrà in scena uno sciopero vero ma una sorta di parata preelettorale.
Dietro il fumo dell’opposizione alla finanziaria non arde nessuna volontà di contrasto alle politiche dei sacrifici solo per i lavoratori.
Pretendono di diventare finanzieri d’assalto e chiamano i lavoratori in piazza.
Ma le vere piazze a cui mirano sono quelle finanziarie!
Consapevoli che “a fine stipendio avanza troppo mese” evitiamoci questa inutile tosatura per meglio prepararci agli scioperi veri del domani.
Federazione RdB