ecco il regalo della befana!

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il cieco
00domenica 6 gennaio 2008 13:12
ho letto stamattina sull'arena un bellissimo articolo, dove il vice presidente della autodromo spa, tale martino dall'oca (spero non parente del famoso poeta) fotografato davanti al progetto dell'autodromo (indossando un'orribile cravatta blu dalle spropositate dimensioni) accanto al quale stava un altra persona che credo non abbia mai toccato un badile o un martello da carpentiere in vita sua.
l'articolo molto ben dettagliato, dichiarava che l'inizio della costruzione dell'autodromo è fissata per il 2009 e che la previsione della fine dei lavori era in circa 3-5 anni.
in un crescendo di stime e previsioni, rassicurazioni e inviti alla calma, si può leggere (sempre nell'articolo) che:
il dall'oca invita i soci del motoclub "... a diffondere un messaggio positivo sul valore reale della struttura, al di la di inutili e fuorvianti strumentalizzazioni".
chiuse virgolette...
cioè, fatemi capire, qua i casi son due:
o il fenomeno non ha ancora digerito il panettone di fine anno e il relativo brindisi, o son io che non ci arrivo a capire.
questo scambia il motoclub (tutta gente che scorazza per le strade nostrane su potenti cavalli d'acciaio) per gli angeli sparsi nelle campagne dal buon Dio un paio di millenni fa, per dare la buona novella ai pastori circa la nascita del suo figlio.
adesso capisco che qualche settimana fa gli stessi appartenenti di uno dei tanti motoclub, han fatto la villafranca-verona con festa finale in piazza brà, travestiti da babbo natale, ma da qui a nominarli come portavoce del bene sulle "fuorvianti ed inutili strumentalizzazioni" da parte del male, ce ne corre.
e non poco...
fra l'altro il sedicente benefattore dell'umanità (a vederlo sembra più interessato alle proprie tasche, ma credo che sia colpa del fotografo che non lo ha inquadrato bene) si inerpica su per le strade lastricate di numeri, sempre grandi e sempre inebrianti:
"... il 60% dell'intera superficie interessata dal progetto, circa 4 milioni di metri quadrati, sarà dedicato a verde, con un'area boschiva di oltre 80 ettari, dove saranno messi a dimora oltre 40.000 alberi autoctoni e valorizzati i corsi d'acqua esistenti. il 20% dell'area sarà destinata a parcheggi e strade, con un rapporto, tra aree scoperte ed edificabili pari all'81% del totale, decisamente a favore di un corretto insediamento delle opere e una mitigazione dell'impatto ambientale"
poi di seguito si legge:
dall'oca ha sottolineato come nella nuova struttura saranno realizzate attività commerciali " con specifiche aree destinate a spazi espositivi e concessionarie di case automobilistiche e motociclistiche. ci sarà anche un polo tecnologico per applicazioni industriali e centri di ricerca in collaborazione con le università. la pista, di circa 6 km, prevede al suo interno, tre diversi tipi di circuiti indipendenti che permetteranno di organizzare contemporaneamente anche tre diverse manifestazioni sia di moto che di auto..."

adesso, se la matematica non è una mera opinione, proviamo a mettere in pratica tutti i numerini sbandierati dall'impavido vicepresidente?
massì, dai:

allora, si parla di un bosco di circa 80 ettari e cioè 800.000 mq (con un albero ogni 2 mq, peggio che nella foresta tropicale amazzonica) che dovrebbero fare il pari con il 20% dell'area totale, adibita a strada e percheggio (altri 80 ettari, 800.000 mq).
aggiungiamoci i corsi d'acqua che saranno valorizzati (tipo chioschi per la degustazione dell'acqua sorgiva stile boario terme o sirmione) altri 200-300.000 mq che se ne vanno.
la pista da 6 km con le tre "pistine" interne, ce la vogliamo mettere o no?
ecco, altri 50.000 mq.

se i numeri sbandierati son esatti, il 60% di 4.000.000 è 2.400.000 quindi:
2.400.000 mq a verde
1.600.000 mq a cemento

ai 2.400.000 si deve togliere i famosi 800.000 della foresta boschiva autoctona + i 300.000 dei rii de vigasi.
quindi rimangono a verde 1.300.000 mq di terreno.

per quanto riguarda invece le parti a cemento, si dichiara che solo il'19% di quel famoso 20% dell'area totale, sarà destinato all'edificabilità.
quindi, traducendo in numeri, 152.000 mq saranno edificati.

la domanda, in questo caso, sorge spontanea:
ma tutte queste succursali automobilistiche e motociclistiche, le faranno sottoterra o le costruiranno in legno, vista l'abbondanza di alberi piantati???

si lo so che i conti che ho fatto son tutti sballati, ma ho seguito pari pari il discorso fatto dal vicepresidente dall'oca.
leggere l'articolo per credere.
che si sia messo d'impegno per far andare "in oca" i lettori dell'arena, o il giornalista ha capito male??
del resto, per capire quanto verde rimane dopo la costruzione dell'autodromo, basta guardare il progetto fotografato alle spalle dei due figuri.
a meno che le piante che compongono la foresta tropicale autoctona vigasiana non siano le famose betulle grigie o i cipressi del caucaso, famosi nel mondo per il loro colore grigio asfalto.
pietà l'è morta.
Pietro Robbi
00martedì 8 gennaio 2008 15:45
Chiarimento per i vedenti :
4.000.000 mq area d'intervento
2.400.000 mq verde compreso area boschiva e quindi 40.00 alberi distribuiti su tutta la superficie a verde.
800.000 mq superfici impermeabili:pista autodromo e strade di mobilità interna
800.000 superficie edificabile.polo tecnologico,aree destinate a commercio al minuto ed all'ingrosso,alberghi,zone box,etc.
Pilota
00martedì 8 gennaio 2008 16:44
Non vedo l'ora
Non vedo l'ora che l'opera inizi il solo pensiero di un'opera del genere mi allieta l'animo. Sono felicissimo che il nostro territorio possa ospitare un autodromo, sicuramente oltre a me moltissime persone amanti dei motori e di cio' che vi ruota attorno saranno ansiosi di poter visitare e frequentare un impianto simile.
Grazie invece a chi si sta prodigando per la realizzazione, non da tutti di quanto delineato nell'articolo dell'Arena. Ben vengano opere di questo tipo utili alla collettività ed agli appassionati del genere.
Se iniziasse prima del 2009 sarebbe ancora meglio.

Grazie. [SM=x104360]
il cieco
00martedì 8 gennaio 2008 19:09
precisazione per i pensanti...
metto l'articolo per intero,caso mai qualcuno pensasse male

«I lavori per la realizzazione dell'autodromo del Veneto inizieranno nel 2009. Prevediamo di terminarli tra i 3 ed i 5 anni». Lo ha annunciato Martino Dall'Oca, vice presidente dell'Autodromo spa, durante un incontro conviviale con i soci del Moto club Top bike di Sorgà.
L'annuncio ha galvanizzato i centauri presenti che sperano di avere a disposizione una pista per provare o gareggiare con le loro moto. Dall'Oca ha rassicurato i presenti: «Il progetto va avanti secondo il programma e nel rispetto dell'impatto ambientale». Ha invitato i soci del moto club a farsi promotori nel «diffondere un messaggio positivo sul valore reale della struttura, al di là di inutili e fuorvianti strumentalizzazioni».
E per avvalorare il suo invito, Dall'Oca ha sottolineato come «il 60 per cento dell'intera superficie interessata dal progetto, circa 4 milioni di metri quadrati, sarà dedicato a verde, con un'area boschiva di oltre 80 ettari, dove saranno messi a dimora oltre 40 mila alberi autoctoni e valorizzati i corsi d'acqua esistenti. Il 20 per cento dell'area sarà destinata a parcheggi e strade, con un rapporto, tra aree scoperte ed edificabili pari all'81 per cento del totale, decisamente a favore di un corretto insediamento delle opere e una mitigazione dell'impatto ambientale».
Dall’Oca ha sottolineato come nella nuova struttura saranno realizzate attività commerciali «con specifiche aree destinate a spazi espositivi e concessionarie di case automobilistiche e motociclistiche. Ci sarà anche un polo tecnologico per applicazioni industriali con centri di ricerca in collaborazione con le università. La pista, di circa 6 chilometri prevede al suo interno, tre diversi tipi di circuiti indipendenti che permetteranno di organizzare contemporaneamente anche tre diverse manifestazioni sia di moto che di auto».


ci aggiungiamo poi la bella foto apparsa sul giornale in maniera che si possa ben vedere:

verifica - Photo Hosted at Buzznet

e adesso una delle tante domande che possono sorgere ai "vedenti" e non:

ma i 40.000 alberi di cui si parla, distribuiti sui 2.400.000 mq (da quello che si legge, comunque, li vogliono piantare tutti assieme sugli 80 ettari sbandierati) staranno anche all'interno della pista, in maniera da delimitare le tre "pistine" minori?
la vedo dura per gli eventuali fuoripista, in caso affermativo...

per il resto di quello da me scritto, si rimanda all'articolo stesso che crea una grande confusione a chi legge (20%, 81% di cosa non si capisce bene).
confusione creata ad arte da chi spiega per gettare fumo neglio occhi dei non "cecati", oppure l'autore dell'articolo non ha la mente pronta a cogliere certe sfumature?

porta pazienza robbi (speriamo quello vero che finalmente riemerge dalle nebbie) ma dalla foto non mi sembra che il verde prevalga sul grigio.

per il pilota
ho sentito che in paese ci son persone ansiose di poter finalmente vedere un aereoporto militare americano come quello che voglion fare a vicenza.
si potrebbe organizzare un raid notturno nel comune vicentino... un manipolo di temerari ninja vigasici che si cala dentro il camino per rubare il progetto e farlo qui da noi a tempo di record, tra forette e castel d'azzano...
poi ci sarebbe anche il gruppo alpino che vorrebbe tanto una catena dolomitica verso trevenzuolo, così, tanto per tenere la vista allenata alle cime e alla neve e per poter cantare i loro cori con la lagrima di ordinanza ben in vista...
e che dire del centro benessere e cure termali che tanto piacerebbe all'associazione delle casalinghe stanche e stressate?
non puoi dir di no ad una schiera di mamme ben determinate alla cura del loro corpo e spirito...
purtroppo però ci tocca accontentarci di un autodromo da 4 milioni di mq, al quale vanno aggiunti i 4 milioni di mq del polo industriale e commerciale e i 4 milioni di mq (scarsi però) del mega parco dei divertimenti stile gardaland...
che ci vuoi fare?
non si può avere tutto dalla vita.
pensa che c'è gente che ostinatamente continua a dire che si poteva fare una montagna di euro in un'altra maniera, meno invasiva...
e soprattutto lasciando il verde come stava (anche se sinceramente rompe le balle vedere tutta sta campagna monotona!)
così, per farti una risata, prova a chiedere a chi ha scritto sopra di te, come pensano di inserire un'area grossa come la città di cremona, in un contesto come il nostro, tenendo conto del fatto che da noi abbiamo dei piccoli problemi ancora da risolvere dal punto di vista pratico: strade, fognature, acqua, scuole, asili, infrastrutture, energia elettrica, telefoni...
vuoi che continui, o a te interessa solamente scorazzare col tuo motore?
se hai impellente necessità di sentir il profumo dell'olio di oliva bruciato, ad una trentina di km da qui c'è una pista che fa al caso tuo. ad un centinaio ce ne sono altre tre. su per dolcè, poi, c'è il tanto amato circuito della botte.
troppo distanti per caso?

ah!
giunge notizia di un gruppo di ragazzi che vorrebbe poter esprimere la propria creatività emotiva.
affinche l'adolescenza possa evolversi in maniera del tutto naturale, chiedono se è possibile avere uno spazio tutto loro dove poter agire liberamente praticando:
1 sesso libero
2 gare di impenno con i loro scooter
3 esercizio del whriter metropolitano (disegni con la bomboletta spry)
4 gare di rutti da birra o coca cola
5 spinello libero con cilum o cartina
6 ritrovo serale per l'esercizio della bestemmia in aramaico e latino

dicono che un 150-160.000 mq sarebbero sufficienti.
si accontenterebbero anche di una struttura come il nostro palazzetto dello sport...
che facciamo?

pilota
00mercoledì 9 gennaio 2008 13:27
Osservazione al cieco
Sinceramente non capisco ciò che scrivi e dove vuoi arrivare, mi sembra che nel tuo modo di pensare le cose condivise dagli altri siano tutte criticabili, esprimendoti nei tuoi scritti. Se puoi sii almeno realista e obiettivo nelle tue critiche. Forse chi ti legge ne trarrebbe maggiori spunti.

Ritengo sempre che l'opera in cantiere oltre che innovativa sia anche segno dell'impegno di molti.

[SM=x104355]

il cieco
00mercoledì 9 gennaio 2008 17:34
critiche costruttive e intelligenti...
pilota, che non fossi d'accordo con le mie idee ne avevo la vaga convinzione (ma ciò non mi toglierà certamente il sonno).
però tu non hai risposto a nessuno dei miei quesiti e non hai posto nessuna domanda a chi (se è veramente chi dice di essere) è senz'altro in grado di risponderti meglio di me (se lo fa in maniera meno partigiana, però)
tu comunque, non dovresti scambiare per critica, il mio modesto tentativo di porre le solite domande poste innumerevoli volte a chi non vuol mai rispondere e quando lo fa, raramente, non dice mai nulla di nuovo se non uno sterile: porterà sviluppo e lavoro a migliaia di persone (e questo ricorda altri tipi di proclami sentiti in giro).
comunque hai ragione, non son per niente realista, ho ancora dei sogni nel cassetto da realizzare e non capisco come mai l'autodromo lo vedo solo come il pretesto, l'apripista (per restare in tema) per poter realizzare il vero progetto che hanno in mente di portare a termine:
megacentro commerciale e mega parco dei divertimenti, oltre che naturalmente una corposa succursale della dogana di verona con tutti gli annessi e connessi...
lo sanno tutti, a parte pochi nostalgici, che gli autodromi italiani sono in rosso (non quello ferrari purtroppo) lo sanno benissimo i benefattori dell'umanità che si stanno apprestando a riempirsi le tasche sulle nostre robuste spalle e lo sappiamo anche noi beoti che ce li teniamo ben stretti quasi fossero parenti.
ti sei mai chiesto come mai sono state inserite nel contratto, firmato dai nostri bradipi, delle clausule che son del tutto a nostro (intesi come contribuenti paganti) carico?
ti sei mai chiesto come mai se tutto questo ambaradan porterebbe veramente ricchezza e prosperità, non lo fanno nei pressi delle loro lussuose ville?
ed infine, ti sei mai chiesto come mai questi benefattori son considerati talmente filantropi dai carabinieri, polizia e guardia di finanza (di quasi tutti i commissariati italiani) che se li contendono a suon di carte bollate, per invitarli ad occupare degli uffici piuttosto angusti?
credo che tu non ti sia mai posto questi quesiti, peccato.
a te interessa la pista...
mamodorix
00mercoledì 9 gennaio 2008 17:34
Re: Osservazione al cieco
pilota, 09/01/2008 13.27:

Sinceramente non capisco ciò che scrivi e dove vuoi arrivare, mi sembra che nel tuo modo di pensare le cose condivise dagli altri siano tutte criticabili, esprimendoti nei tuoi scritti. Se puoi sii almeno realista e obiettivo nelle tue critiche. Forse chi ti legge ne trarrebbe maggiori spunti.

Ritengo sempre che l'opera in cantiere oltre che innovativa sia anche segno dell'impegno di molti.

[SM=x104355]





Mi dispiace Pilota, ma ciò che scrivi (Ritengo sempre che l'opera in cantiere oltre che innovativa sia anche segno dell'impegno di molti) non è ne innovativa ne impegno di molti. Se frequenti i vari circuiti, tutti "piangono" per la mancanza di introiti... le piste costano e anche molto.
Poi, l'impegno è di pochi, come sempre. Perché? Se tu avessi la possibilità di mettere le mani su un "affare faraonico" lo divideresti con altri??? Penso proprio di no e questo è ciò che accadrà per l'opera in cantiere.

PS: in ogni caso, se faranno il circuito pensi che non andrò a fare "quattro verte spaventose"? [SM=x104348]

mamodorix
00mercoledì 9 gennaio 2008 17:44
Re:
Pietro Robbi, 08/01/2008 15.45:

Chiarimento per i vedenti :
4.000.000 mq area d'intervento
2.400.000 mq verde compreso area boschiva e quindi 40.00 alberi distribuiti su tutta la superficie a verde.
800.000 mq superfici impermeabili:pista autodromo e strade di mobilità interna
800.000 superficie edificabile.polo tecnologico,aree destinate a commercio al minuto ed all'ingrosso,alberghi,zone box,etc.




PIU' CHE VEDENTI... CON ESPERIENZI...
Spero veramente che chi ha intenzione di piantare 40.000 sequoie, tipo quelle degli "states", nel circuito, sappia dove piantarle altrimenti... sèto che tèghe...
pilota
00giovedì 10 gennaio 2008 13:34
A questo punto
Ne parleremo ad opera ultimata se un autodromo sarà fallimentare oppure potrà dare dei benefici.
Io penso che sia meglio avere un uovo oggi che una gallina domani.
Sicuramente sarà sempre meglio di una distesa di campagna verde, che comunque non da benefici a molti se vogliamo essere obiettivi fino in fondo. [SM=x104360]
il cieco
00giovedì 10 gennaio 2008 18:56
hai ragione pilota...
come da titolo, hai ragione pilota, quando sarà finito si vedrà se l'autodromo era più o meno utile.
male che vada si tornerà indietro a seminare erba (o polenta).
e poi è vero, l'erba è noiosa e non porta soldini.
ma te l'immagini 10-12 o solamente 4 milioni di mq a pannelli solari a creare energia elettrica?
te l'immagini qualche milione di chilowattora di corrente elettrica "aggratis" da vendere a 30-40 cent l'uno, a questa povera italia bisognosa di corrente, tanto bisognosa da andarsela a comprare in francia?
e questo era uno degli utilizzi "intelligenti" delle campagne nostrane, uno dei tanti possibili.
utilizzo che realmente portava ricchezza e lavoro per tutti...
il problema era che le soluzioni possibili portano ricchezza per tutti e non per pochi.
e questo è un problema grosso...
troppo grosso per esser preso in considerazione!

PS
se scopri che l'uovo di oggi è avvelenato, cosa ti mangi?
la gallina no, visto che le hai tagliato il collo e l'hai gettata via... [SM=g27811]
fra
00giovedì 10 gennaio 2008 20:11
Cieco ti leggo da diverso tempo con ammirazione (solo quando non sei troppo prolisso devo confessare) però certe sparate potresti risparmiartele (quella dei pannelli solari in questo caso).
Per la cronaca tra l'altro "compriamo" energia elettrica dalla Francia (io/noi non compriamo un bel niente in realtà e, alla luce del motivo per cui Enel lo fa, non è essere puntigliosi sottolinearlo) perchè in certi orari "ci" costa meno che produrla. Non c'è il bisogno di dirti il perchè.. ahimè non posso nemmeno dare la colpa ai rosso-verdi come te [SM=g27827] , ma questa è un'altra storia. Mi rendo conto del divago e chiudo l'ot. Ciao [SM=g27828]
il cieco
00venerdì 11 gennaio 2008 14:14
magari fossero sparate fra....
come da titolo, caro fra, non vorrei esser io a darti la brutta notizia, ma la storia dei pannelli solari è ben lungi dall'essere una sparata tanto per riempire la pagina.
tanto per darti un'idea, eccoti un estratto di un articolo di un paio di anni fa:

«L’energia di 1000 soli al posto di 1000 fuochi»
Dove prima “bruciavano 1000 fuochi” in cokerie e altoforni “brilleranno 1000 soli” per fornire energia a Gelsenkirchen – il sogno della città solare diventa realtà

All’inizio di questo millennio la città di Gelsenkirchen e il suo Parco delle scienze si sono meritati l’appellativo di “città solare”. In questo centro della regione della Ruhr due grandi società producono già da tempo energia solare. Il più grande impianto al mondo con tetto ad energia solare, situtato accanto allo stadio Schalker che ospiterà i Mondiali di calcio 2006, fornisce energia alla rete elettrica e nel quartiere di Gelsenkirchen-Bismarck è sorto il primo insediamento ad energia solare della zona.
„Tutto è cominciato nel 1996“, ricorda Heinz-Peter Schmitz-Borchert, amministratore delegato del Parco della Scienza di Gelsenkirchen “Rheinelbe”. Su una superficie pari a 40 campi da calcio è stata costruita la più grande centrale ad energia solare. “Fu il nostro calcio d’inizio.” Con i suoi 210 kw l’impianto copre un terzo del fabbisogno energetico del settore tecnologico grazie ai pannelli solari di cui è costituita la copertura della struttura.
Nel Parco delle scienze sono numerosi gli specialisti dell’Istituto per l’energia fotovoltaica applicata impegnati nello studio della tecnica solare. Patrick Jüttemann, manager del progetto per l’Energia del futuro, ci mostra una “scodella d’argento”: “Si tratta di una pentola, tipo quella utilizzata in Africa per cucinare”, un utensile molto economico ma anche molto efficiente. Qui si riflettono i raggi e vengono trasmessi al sistema che li elabora in energia.”
Chi andrà a Gelsenkirchen per seguire dal vivo i Mondiali di Calcio 2006 avrà la possibilità di osservare le molteplici modalità di utilizzo dei moduli solari. Proprio accanto all’arena Veltins si trova la copertura solare più grande al mondo, visibile già da lontano, sulla via che porta allo stadio. Il tetto, quasi una vela, di 300 mq copre un ponte e fornisce elettricità alla rete pubblica. Non sarebbe sufficiente ad illuminare l’arena intera ma lo sarebbe a coprire il fabbisogno annuale di 20 unità abitative. In tutta la Repubblica Federale di Germania sono 500 000 gli utenti che usufruiscono dell'energia solare.
La tecnica solare non è amata soltanto a Gelsenkirchen. “Il mercato del silicio al momento non offre più risorse anche se non si può parlare di esaurimento”, ha detto l’Amministratore delegato della Shell Solar Deutschland, Siouke Ziilstra, circa il problema energetico del settore. “In un anno il prezzo è salito da 35 dollari a 85 dollari. “ E questa non sarà la fine della spirale dei prezzi.
Fonte: dpa - Deutsche Presse-Agentur GmbH)


per arrivare ai tempi nostri:

Siviglia. La Spagna si appresta ad avviare la produzione del più grande complesso di centrali solari termodinamiche d’Europa nel sito di Sanlucar La Mayor, vicino a Siviglia, per ridurre, grazie al contributo del sole dell’Andalusia, la dipendenza dal petrolio. «In Andalusia ci sono 320 giorni di sole all’anno», assicura il professor Valeriano Ruiz, direttore del laboratorio di termodinamica dell’università di Siviglia, lamentandosi della pioggia che scende a dirotto proprio nel giorno dellla visita dei giornalisti alla centrale. La prima centrale di questo complesso è già stata completata e dovrebbe essere inaugurata prima della fine dell’anno. La sua potenza installata è di 11 megawatt, un po’ di più rispetto a quella di Pocking, in Germania che con 10 Mw, sarà ancora per poco tempo la prima centrale a produzione di energia solare europea. Ma a Sanlucar La Mayor è prevista la costruzione totale di otto centrali per portare la potenza complessiva a 302 Mw da qui al 2010. Al completamento dei lavori, questo centro sarà capace di fornire energia a 180 mila utenti, l’equivalente di una città come Siviglia. Il gruppo Abengoa ha investito 35 milioni di euro nella prima centrale ed è prevista una spesa totale di 1,3 miliardi di euro per l’intero complesso. Questa prima centrale si presenta sotto forma di una vasto campo di circa 70 ettari dove sono piantati 624 specchi orientabili che hanno una superficie di 121 metri quadrati ciascuno e che sono fissati su pilastri di metallo disposti a chiocciola ai piedi di una torre che domina la campagna andalusa dall’alto dei suoi 115 metri. Questi specchi permettono di concentrare i raggi del sole su un punto focale situato sulla zona più alta della torre dove è installata una caldaia. Lo scopo è quello di ottenere una temperatura tra i 600 e i mille gradi centigradi in modo da scaldare un fluido e ottenere del vapore che azioni un sistema di turbine e alternatori che generano l’elettricità. Questa tecnologia, l’eliotermodinamismo assicura il professor Ruiz che è un esperto di energie rinnovabili permette un miglior rendimento rispetto alla produzione di elettricità di origine fotovoltaica (pannelli solari). «È la sola aggiunge capace di fornire una potenza simile a quella delle centrali a energia fossile». Non c’è bisogno di silicio, un elemento chimico indispensabile per fabbricare delle cellule fotovoltaiche, molto costose, e non ci sono emissioni di anidride carbonica (Co2), principale causa dell’effetto serra, responsabile del riscaldamento climatico. Al contrario serve dello spazio (come minimo 2 ettari per Mw) ed è necessario il sole (1.900 Kwh/m2/anno). Ma il sole, contrariamente al petrolio, è una fonte di energia inesauribile e gratuita, fa notare il professor Ruiz. E la tecnologia è diventata redditizia da quando il governo spagnolo ha approvato una legge per imporre un prezzo d’acquisto dei kilowatt/ora prodotti dall’energia solare più caro rispetto a quelli prodotti con altri sistemi, sottolinea Ruiz. «Questa è la vera ragione per cui inizia a decollare», riconosce. Ma questo sostegno economico dello Stato è giustificato dall’interesse ecologico di questa tecnologia, fa notare. «Questa centrale sottolinea è esportabile non importa dove, basta che ci sia sole in abbondanza, in Marocco, in Algeria, in Egitto». «Nel Sud della Francia è ugualmente possibile», aggiunge ricordando l’esperienza della centrale termosolare Themis de Targassonne, nei Pirenei orientali, operativa negli anni ottanta. E l’Italia? Qui a Siviglia ce n’è una traccia, perché uno dei padri del progetto è il professor Carlo Rubbia, premio Nobel, "assunto" dagli spagnoli dopo che la sua idea di sviluppare il solare termodinamico in Sicilia era stata bocciata dal precedente governo.

porta pazienza se son troppo prolisso, cerco di fare del mio meglio ma a volte è bene essere precisi, altrimenti la gente poi dice di non capire quel che si vuol spiegare.
tu dici che le centrali atomiche sarebbero la panacea di tutti i mali circa l'endemica mancanza di energia elettrica?
mah. io non ne son troppo convinto, anche alla luce di quello che è successo nel lontano 1986 in quel di chernobyl, una vita fa per il nostro metro di giudizio, ma se pensi che per i prossimi 20.000 anni la zona sarà ancora contaminata, non è che sia molto appetibile questa strada...
o no?

PS
a proposito, lo stato concede a chi ne fa specifica richiesta, il contributo pari al 55% della spesa di installazione dei pannelli solari, siano essi comuni, privati cittadini ed associazioni umanitarie e non.
una bella botta di guadagno (o di risparmio) per tutti noi, considerando soprattutto che il verde rimarrebbe al suo posto e nessuno dei rosso-verdi-neri, avrebbe qualcosa da dire...
dici che i soliti furboni accetterebbero di "spartirsi" la succosissima torta milionaria con tutti gli abitanti del circondario?
io credo di no. e tu?
il cieco
00venerdì 11 gennaio 2008 14:20
me son desmentegà...........
il secondo estratto di articolo proviene da un giornale che non si può proprio definire "rosso-verde":
il secolo XIX.
comunque i due articoli sono reperibili in un qualsiasi motore di ricerca senza tanti problemi, ormai sono decine e decine se non centinaia, le città più o meno grandi che hanno deciso di investire in energia pulita guadagnandoci un sacco di denaro.
solo da noi sembra che sia troppo arduo capire certi fatti concreti.
Pietro Robbi
00venerdì 11 gennaio 2008 15:40
...ma mi faccia il piacere...
che dire signor Cieco. Il sottoscritto ed il nostro elettorato vogliono l'autodromo, il parco giochi più grande d'europa e un fantastico e futuristico centro commerciale. Se a lei ed hai cittadini non piace, potete anche andarvene da Vigasio. Poi, tutto questo inquinamento non lo vede nessuno. Verrà fatta una viabilità straordinaria così Vigasio sarà solo sfiorata dalle famose pm10; compresi i comuni limitrofi. E poi, sa quanti posti di lavoro si creeranno con queste futuristiche strutture? Vigasio deve diventare una metropoli così tutti ci guadagneranno.
Distinti saluti.

PS: l'energia alternativa, lasciamola fare agli altri... NOI PUNTIAMO IN ALTO!
Pietro Robbi
00venerdì 11 gennaio 2008 16:40
Assessore
Qualcuno scrive a nome mio,la differenza di tono è evidente.Vorrei solo precisare che i pannelli fotovoltaici danno energia a costo zero,ma l'installazione è ancora troppo costosa.Nell'ambito "autodromo" è stato fatto uno studio per l'installazione di detti pannelli sul tetto della zona commerciale,ma il costo si è rilevato insostenibile per cui si è ripiegati su una centrale a gas metano;questa centrale è in grado di dare autonomia energetica e termica a tutto il comparto.
REDAZIONE VIGASIO.NET
00venerdì 11 gennaio 2008 17:37
consiglio della redazione
per evitare venga usurpato il nominativo consigliamo a tutti e specialmente a chi ha cariche pubbliche la registrazione al forum.
il cieco
00venerdì 11 gennaio 2008 20:23
ottimo spunto, robbi.
come da titolo, questo è un ottimo spunto su cui ragionare e discutere.
il discorso che facevo io e che era stato prospettato tempo fa, è che si poteva studiare davvero la possibilità di fare, creare energia elettrica a impatto zero e inquinamento nullo, salvaguardando la natura e il verde che ci circonda.
gli stessi fenomeni che contano di riempirsi le tasche alle nostre spalle cementificando a più non posso, avrebbero potuto comodamente contare il loro dio tanin producendo corrente elettrica.
comunque questa è la mia modestissima idea, si vedrà chi aveva ragione quanto prima. non serviranno infatti molti anni per vedere i primi risultati sulla salute di noi tutti di quello che si sta per costruire...

al fenomeno che l'ha preceduta non voglio nemmeno rispondere, non ne vale la pena.
il suo livello intellettivo è stato ampiamente chiarito in poche righe e non servono ulteriori commenti.
buona serata.
Zorro
00sabato 12 gennaio 2008 09:05
Questa volta sono perfettamente in accordo con "il Cieco".
Credo che varrebbe la pena cominciare a studiare come poter sfruttare fonti di energia alternative. Perchè non cominciare dalle piccole cose?
Per esempio. Ho visto che a Legnago hanno sfruttato celle fotovoltaiche per alimentare i parcometri. Si potrebbe fare lo stesso con l'illuminazione stradale o pubblica (ovviamente, nei periodi di scarsa luminosità rientra in ballo l'alimentazione tradizionale... un pò come succede con i pannelli solari per l'acqua calda).
Sempre a proposito dei pannelli solari per acqua calda: tutti gli edifici pubblici ne dovrebbero essere dotati (strutture sportive comprese).
Insomma, credo che con un minimo di fantasia, impegno, volontà si possano fare tante cose.

Per l'Assessore:
Lei dice che la struttura fotovoltaica e relativi pannelli sono troppo costosi.
Mi chiedo: non si poteva (o non si può) vincolare la concessione della costruzione a patto che si utilizzino fonti alternative?
Cosa serve creare parchi, zone verdi ed altre (apprezzabilissime) cose di questo tipo se poi ci si perde nel classico bicchier d'acqua?
No. Non sono d'accordo con Lei per quello che riguarda il problema dei costi (lei saprà benissimo che ci sono agevolazioni governative che, se non sbaglio, coprono il 50% dei costi). Forse, mi corregga se sbaglio, non ne era stato tenuto conto in sede di progettazione.
Cordialmente

Zorro
pilota
00sabato 12 gennaio 2008 10:06
Ecco perchè non si fanno le opere in poco tempo
Amici e politici ma di che cosa parliamo, dell'autodromo o dell'energia pulita? Se nei collegi politici per prendere le decisioni si comincia dall'autodromo e poi si finisce all'energia e' ovvio che le opere si fanno in decenni, mi sa che se voglio farmi una "tiratina" da pilota, e le discussioni vanno avanti cosi, o la faccio a rischio sulle strade o vado ad Adria cosi mi sfogo un po'.
Speriamo che l'inizio dei lavori al 2009 sia attendibile, che non sia 2019, perche forse allora mi sa' non avro' più tanta voglia di correre....
[SM=x1436652]
luana la babysitter
00sabato 12 gennaio 2008 13:45
mi sa che se voglio farmi una "tiratina" da pilota, e le discussioni vanno avanti cosi, o la faccio a rischio sulle strade o vado ad Adria cosi mi sfogo un po'.
ecco bravo, vai ad Adria, che a farla sulle strade pubbliche il minimo che ti posso augurare è che ti ritirino la patente....vuoi sfogarti qua? mettiti un paio di scarpe da ginnastica e vai a correre che fa pure bene, tuttalpiù ci inquini respirando, oppure prendi la bicicletta e pedala forte, sempre più forte, fino a che le gambe non ce la fanno e il fiato l'hai perso già da un chilometro (forse meno, visto che per sfogarti hai bisogno di un motore e benzina)...
ma vedi un po' che devono fare un autodromo in paese per far contento questo?
mamodorix
00sabato 12 gennaio 2008 18:02
Re:
luana la babysitter, 12/01/2008 13.45:

mi sa che se voglio farmi una "tiratina" da pilota, e le discussioni vanno avanti cosi, o la faccio a rischio sulle strade o vado ad Adria cosi mi sfogo un po'.
ecco bravo, vai ad Adria, che a farla sulle strade pubbliche il minimo che ti posso augurare è che ti ritirino la patente....vuoi sfogarti qua? mettiti un paio di scarpe da ginnastica e vai a correre che fa pure bene, tuttalpiù ci inquini respirando, oppure prendi la bicicletta e pedala forte, sempre più forte, fino a che le gambe non ce la fanno e il fiato l'hai perso già da un chilometro (forse meno, visto che per sfogarti hai bisogno di un motore e benzina)...
ma vedi un po' che devono fare un autodromo in paese per far contento questo?




oooooohhhh BabyLu, i mezzi di trasporto da te citati ( bici, scarpe, e moto) li uso tutti e, sinceramente, pur la mia "avanzata" età da "smanettone" quando la mia mano destra apre il gas... non c'è bici o scarpe da footing che possano essere paragonate al gesto citato...

Condivido anche che, l'apertura del gas, porta ad inquinamento...
ma al giorno d'oggi, cos'è che non inquina?

Prova solo a pensare che in questo momento sei seduta al calduccio nella tua casetta. Il tuo confort e quello di tutti crea inquinamento.
Prova a pensare che un "vecchio" motociclista come me e molti altri, se va bene, usa la moto venti giorni all'anno. Invece il riscaldamento, lo usiamo tutti per almeno 120-150 giorni consecutivi ogni anno; questo è il vero inquinamento. I primi dieci anni della mia infanzia, li ho passati con inverni gelidi e sul soffitto della camera da letto vedevi i "lustrini" del ghiaccio ed il wc era in stalla. Per non parlare dell'acqua calda che si scaldava con "l'economica" per fare il bagnetto nella "brenta". e le braci dell' economica, si usavano per scaldare il letto prima di andare a dormire. Insomma ci si arrangiava.

Ora, se non c'è l'acqua calda non ci si lava neanche la faccia.

Rimaniamo nella realtà di Vigasio. Sai quante volte penso che, centinaia di persone potrebbero andare a fare la spesa nel noto supermarket de vigasi con la bici o a piedi? Se non ci hai mai pensato, prova ad andarci e capirai che il rischio di essere infilato da qualche auto o camion è altissimo per la mancanza di attraversamenti pedonali e marciapiedi adeguati alla situazione.

L'inquinamento, lo facciamo noi tutti i giorni non "una-tantum". Sono le piccole cose che ormai non facciamo più caso che portano al maggior inquinamento.

Sarebbe veramente bello avere un'amministrazione che, con interventi "banali" potrebbe migliorare la vivibilità in questo paese ma... sono focalizzati su "Marte".

PS: Ti immagini intere famiglie che con la loro bicicletta ed un carrettino attaccato dietro, vanno a fare la spesa, a prendere il giornale, la pizza al taglio, il pane, al bar...
Sarebbe bello eh?
luana la babysitter
00sabato 12 gennaio 2008 20:45
mamo non hai capito stavolta, ma hai letto che scriveva il tipo sopra? aveva bisogno di sfogarsi sulle strade [SM=x104345] ....io non ce l'ho con chi va in moto (ci mancherebbe pure...sto aspettando che il moroso mi riporti in giro in moto [SM=g27837] , e non ti dico che ebbrezza quando "sfrecciavo" con il mio scooter rosso ferrari!), ma me l'ero presa con un demente che si vuole sfogare per le strade, e son rabbrividita ad immaginare il passaggio di uno che si sta "sfogando" mentre un bambino attraversa la strada, mentre io esco da casa, mentre una qualsiasi persona che passeggia tranquilla subisce lo sfogo di un esagitato...e ho sognato un autovelox con carabiniere incazzato, molto incazzato, auspico persino l'abuso di potere delle forze dell'ordine in questi casi!
[SM=x1436665]
fra
00domenica 13 gennaio 2008 03:59
@ il cieco

Vista la mia volontà di non polemizzare, ammettendo l'esistenza di deterrenti tra cui quelli da te citati, e soprattutto visto che l'oggetto della discussione è un altro, sarò conciso nel lasciare uno spunto di riflessione che, seppure in maniera riduttiva, sintetizza il mio pensiero. Ci sarebbero molti altri elementi in realtà.

La centrale elettronucleare di Caorso, spenta nel 1986, equivaleva a una centrale fotovoltaica di circa 45 km2 di superficie coperta di pannelli.
il cieco
00domenica 13 gennaio 2008 07:57
ottima scelta, fra......
hai fatto un'ottima scelta, fra.
la centrale atomica di caorso, sta "ancora" costando una vagonata di euro l'anno per mantenerla inattiva, in attesa di esser smantellata.
ci sono diverse scuole di pensiero circa il vantaggio o lo svaltaggio di averne una sotto casa, alcuni dicono che tanto se non la facciamo noi, a poche centinaia di chilometri ce ne sono almeno una quindicina e quindi tanto vale darsi da fare anche noi.
altri dicono che il costo per le generazioni future è troppo elevato da sostenere e che quindi andrebbero smantellate tutte in attesa della famosa fusione fredda (ricordi i due fenomeni che ci avevano bidonato con la lampadina da 50 watt?).
l'unica cosa certa, è che se tutto va bene abbiamo energia a basso costo (non tanto come dicono loro però) e quindi potremmo essere meno dipendenti dagli altri stati produttori, ma se va male e qui la legge di murphy ci calza a pennello, avremmo per almeno un 40.000 anni, una zona di diverse centinaia di km quadrati che di notte brillerebbero per luce propria oppure, per dirla meglio, una zona dove quando accendi un contatore geiger, ti torna in mente quando mettevi la carta da gioco sulla ruota posteriore della bicicletta...
il gioco vale la candela?
tieni a mente che se ad un paese dai 100, gli abitanti vivono per 110 e consumano per 130, se gli dai 1000, vivono e consumano per 1500.
non so se mi spiego...

comunque di seguito ti metto un pezzo di articolo scritto da uno scienziato molto favorevole al nucleare, ma che tuttavia dice più o meno qello che ti ho scritto io:

Il costo del nucleare è basso, circa 0,03€ per chilowattora, se confrontato con altre fonti di energia classiche, quali il gas (0,04€), il geotermico, l’eolico e le centrali idroelettriche (0,07€), le celle a combustibile (0,12€) e il fotovoltaico (0,57€).
Ma il costo non include l'intera spesa generale che il pubblico deve sostenere per realizzare, gestire ed infine smantellare una centrale nucleare.
Se si analizza complessivamente il sistema, partendo dalla costruzione delle centrali sino alla complessa gestione dei rifiuti, si ha un notevole incremento delle spese, che quindi rendono il nucleare non così conveniente rispetto ad altre fonti energetiche.

Vantaggi e svantaggi

La scelta nucleare da una parte è presentata come un pericoloso male da combattere, dall’altra come l’unica in grado di risolvere i problemi energetici e gli effetti ecologici connessi. Il nucleare può rappresentare, con i dovuti distinguo, una fonte energetica alternativa a quelle tradizionali, al pari delle altre, e come queste presenta pro e contro. Tra i vantaggi del nucleare quella di non emettere in atmosfera gas serra come l’anidride carbonica (Co2). Le centrali nucleari, infatti, non producono gas e ossidi principali cause del buco nell’ozono e dell’effetto serra. La produzione energetica nucleare, inoltre, riduce drasticamente la schiavitù dai combustibili fossili e quindi la dipendenza dell’economia nazionale dagli instabili governi degli stati produttori. Tra gli svantaggi quelli legati alle conseguenze in caso d’incidente. La storia, infatti, ne ha già mostrato la gravità. Dall’incidente di Cernobyl la sicurezza delle centrali, principale aspetto critico, nonostante il progresso tecnologico non è ancora giunta a risultati soddisfacenti. Nella maggior parte degli stati europei funzionano attualmente impianti non propriamente recenti o all’avanguardia in termini di sicurezza. Il problema delle scorie nucleari rappresenta un altro aspetto critico del nucleare.Qualsiasi centrale produce "scorie radioattive". Una parte di queste sono normalmente disperse nell'ambiente. Ad esempio i reflui del raffreddamento sono scaricati direttamente nelle acque dei fiumi (da cui è prelevata anche l'acqua) poiché considerati non pericolosi. Tuttavia sono inevitabili l’innalzamento della temperatura dell’acqua e le conseguenze sull’habitat naturale. Diversamente avviene per tutti i materiali che, trovandosi nel reattore o nei pressi, sono soggetti ad una continua emissione di radiazioni. Dal semplice bullone ai componenti metallici più grandi (pareti, contenitori ecc.). Al termine del ciclo produttivo della centrale nucleare, questi oggetti diventano rifiuti "speciali" da trattare con molta attenzione perché radioattivi, pericolosissimi e difficilmente smaltibili se non in migliaia di anni. Questi materiali attualmente sono sepolti nelle profondità degli oceani, dei mari, sotto milioni di metri cubi di cemento oppure in fosse geologiche naturali a centinaia di metri sotto terra. La localizzazione delle centrali e dei relativi depositi di scorie, poi, rappresenta un percorso difficoltoso. Nessuna comunità locale accetta nel proprio territorio questo tipo di bombe ecologiche. Il rischio che le centrali diventino obiettivi per atti terroristici è un altro motivo di preoccupazione reale. Il trasporto poi di materiale radioattivo è un’altro degli aspetti più critici del capitolo sicurezza. Durante il trasporto, oltre al diniego della gente che si vedono passare sotto il naso treni, camion o navi con carichi radioattivi, esiste il rischio reale di incidenti o di attentati terroristici. La ricerca tecnologica non ha ancora trovato la maniera di stoccare e distruggere questi rifiuti all’interno dei siti.

Venti anni fa il dramma

Era il 26 aprile del 1986 quando le prime notizie sull’incidente in una centrale nucleare collocata in Ucraina fecero conoscere una sconosciuta località dell’ex Unione Sovietica: Chernobyl. Il surriscaldamento provocò la fusione del nocciolo del reattore e l’esplosione del vapore radioattivo. Circa 30 persone morirono immediatamente, altre 2.500 nel periodo successivo per malattie e cause tumorali. L'intera Europa fu esposta alla nube radioattiva spinta dal vento e per milioni di cittadini europei aumentò il rischio di contrarre tumori e leucemia. Centinaia di milioni di ettari di terreni, coltivazioni, animali e cose furono esposte alle radiazioni. Per la prima volta politici e popolazioni si resero conto del pericolo nucleare. Non esistono ancora dati ufficiali sui decessi complessivi ricollegabili a Chernobyl dal 1986 ad oggi, di sicuro c’è che è stato l'incidente nucleare in assoluto più grave di cui si abbia notizia e sul quale bisogna riflettere..


ripongo la domanda:
dici che vale la pena rischiare?

il cieco
00domenica 13 gennaio 2008 08:05
comunque hai ragione fra...
come da titolo, mi accorgo che siamo andati fuori tema, la discussione riguardava altro e poi pian piano siam finiti su un campo molto vasto e soprattutto non interessante per la maggior parte della gente, purtroppo.
comunque io son convinto che una cinquantina di km quadrati di pannelli di vetro facciano poco inquinamento, anzi, nulla...
al massimo ti possono portare 7 anni di sfortuna se disgraziatamente si rompe qualche specchio, ma bisogna crederci alla sfortuna però.
se si rompe un reattorino piccolo piccolo, sai per quanto ce lo portiamo appresso?
ciao e buona domenica.
mamodorix
00domenica 13 gennaio 2008 15:27
Re:
luana la babysitter, 12/01/2008 20.45:

mamo non hai capito stavolta, ma hai letto che scriveva il tipo sopra? aveva bisogno di sfogarsi sulle strade [SM=x104345] ....io non ce l'ho con chi va in moto (ci mancherebbe pure...sto aspettando che il moroso mi riporti in giro in moto [SM=g27837] , e non ti dico che ebbrezza quando "sfrecciavo" con il mio scooter rosso ferrari!), ma me l'ero presa con un demente che si vuole sfogare per le strade, e son rabbrividita ad immaginare il passaggio di uno che si sta "sfogando" mentre un bambino attraversa la strada, mentre io esco da casa, mentre una qualsiasi persona che passeggia tranquilla subisce lo sfogo di un esagitato...e ho sognato un autovelox con carabiniere incazzato, molto incazzato, auspico persino l'abuso di potere delle forze dell'ordine in questi casi!
[SM=x1436665]





Sorry BabyLu, sorry se ho frainteso...

Lungi da me dar ragione a chi si lancia oltre i limiti di velocità consentiti ma... riflessione... Perchè chi detiene il potere, dà la possibilità di omologare auto e moto che possono tranquillamente superare i 250 Km orari e lasciarli circolare sulle strade? Se hai il moroso che ti porta a spasso con la due ruote, vuoi dirmi che è sempre diligente e bravo a mantenere le velocità consentite? Se si, è un fuori classe. Se è no, fa parte della massa.
Per la cronaca, ricordo che la maggior parte degli incidenti delle due ruote è provocato dalle quattro (auto). Ma visto che le notizie vecchie non fanno "prima pagina", se guardi bene, in estate tutti i tg e giornali riportano le "stragi delle due ruote" come una catastrofe quando in realtà, ogni giorno o quasi muoiono persone sulle strade...
Ti ricordi un mese fa la Tissengruppe con sette morti in fabbrica? Ne hanno fatto di cotte e di crude e per giunta, visto che facevano notizia, tutti volevano parlare con gli operai... e gli altri? Si quelli che muoiono in sordina, che non fanno notizia... più di mille ogni anno... che fine hanno fatto?

Al giorno d'oggi è difficile capire i burattinai, sopratutto se sono bravi oratori...
pilota
00lunedì 14 gennaio 2008 14:09
Luana baby sitter
[SM=x104360]

Cosi non ti sfreccio davanti casa ,anzi se senti uno che passa a manetta, pensami.

Anzi incazzati cosi io godo ancora di piu' evviva l'abuso di potere. [SM=x104366]
fra
00lunedì 14 gennaio 2008 16:03
Il costo dell'energia elettrica prodotta con il fotovoltaico l'hai citato tu; hai citato anche il fatto che ci sono centrali nucleari poco al di là dei confini italiani.
Non è poi che le centrali a carbone facciano bene alla nostra salute e a quanto ne so nemmeno i "termovalorizzatori" che tuttavia parrebbero risolvere trasversalmente problemi di attualità.
Di processi alternativi alla fissione, e il cui computo energetico totale sia positivo, non se ne parla attualmente. Per quanto riguarda la sicurezza dal 1986 sono stati fatti dei passi avanti non solo a livello costruttivo, ma anche a livello progettuale (se interessato puoi cercare reattore "a spettro veloce" o reattore "a letto di sfere"). Il problema delle scorie radioattive, il principale, non è risolto.
L'autonomia energetica, il controllo delle risorse, così come tutto ciò che è legato al costo dell'energia sono fattori di importanza cruciale per l'economia di un paese. Direi troppo importanti da essere affidati a un referendum vinto, o perso a seconda dei punti di vista, con una fin troppo ovvia maggioranza bulgara sospinta dall'ondata degli accadimenti di quegli anni.
teseo
00lunedì 14 gennaio 2008 16:14
per Luana
lascia perdere Luana non serve perdere tempo con questo.C'e' la selezione naturale che si occupa di loro. In effetti spesso si schiantano da soli senza fare male a nessuno,e raro che coinvolgano altri veicoli.
[SM=x1436652] [SM=x1436665] [SM=x104367]
il cieco
00lunedì 14 gennaio 2008 22:57
proprio un piccolo problema....
Il problema delle scorie radioattive, il principale, non è risolto.
è quello il nocciolo, il problema!!
credevi che la gente fosse contraria al nucleare perchè le centrali atomiche emanano un cattivo odore o fanno un sacco di baccano??
lo so che si rischia di esser monotoni, ma nel maggio del 12.078 ci saranno ancora livelli troppo elevati di radioattività per i 150 km di raggio attorno a chernobyl!!
non so se rendo l'idea.
fra 10.000 anni, mica dopodomani....
in caso di incidente la centrale a carbone si ferma e si rimette a funzionare appena tirati su di nuovo i muri.
per una centrale nucleare il problema si fa un tantino più complicato.
in giappone per la fuga di 250 litri d'acqua contaminata si è rischiata la catastrofe in mare!
allora se vogliamo usare il nucleare, prima dobbiamo risolvere il problema degli avanzi, non credo che tu o io abbiamo il diritto di lasciarci dietro una collinetta di rifiuti che di notte brilla di luce propria per i successivi secoli, e solo per permetterci di consumare a più non posso.

PS
fra l'altro si sente parlare sempre e solo di diritti.
ma i doveri son a carico di chi??
alla fine della fiera, chi è che paga il conto??
perchè l'oste si presenta, prima o poi...
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