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Su segnalazione dei consiglieri di opposizione, i segretari provinciali di Margherita on. Giampaolo Fogliardi e D.S. consigliere regionale Franco Bonfante hanno ritenuto indispensabile fare chiarezza sulle scelte regionali e locali fatte in violazione delle normative vigenti e soprattutto senza alcuna attenzione per il territorio, che ne subirà l’impatto se non ci sarà l’obbligo di costruire un’adeguata viabilità d’accesso.
La sera stessa TELEARENA e TELENUOVO hanno mandato in onda le interviste; ieri 31 ottobre i giornali L’ARENA e CORRIERE DI VERONA (inserto de IL CORRIERE DELLA SERA) hanno riportato la notizia.
Riteniamo che molti avranno potuto leggere l’articolo sulla stampa locale a firma di Morello Pecchioli (le locandine esposte davanti alle edicole ne riportavano il titolo); a beneficio di coloro che non hanno letto l’articolo a firma M.G. sul CORRIERE DI VERONA riteniamo opportuno riportarlo integralmente.
Al centro della vicenda, il mega affare che coinvolge Gnutti, Fiorani e Consorte. Rimane aperta l’inchiesta penale.
Autodromo, indaga anche la Corte dei conti.
L’ipotesi è danno erariale: al vaglio le procedure di vendita delle quote pubbliche.
VERONA – A studiare il caso Verona ci sarebbero il procuratore veneziano Carlo Nordio e il magistrato della Corte dei Conti, Alberto Mingarelli. Sui rispettivi tavoli comparirebbe il dossier relativo all’autodromo veronese, 4 milioni di mq da costruire fra Vigasio e Trevenzuolo. Nel mirino, per una ipotesi di danno erariale, sarebbe la procedura di vendita delle quote di soci pubblici presenti nella spa “Autodromo del Veneto”. La vendita di quote sarebbe avvenuta senza la procedura di evidenza pubblica, ovvero senza un pubblico avviso di vendita di alcune azioni che sarebbero passate in mani private. E’ stato ad agosto 2004 che i soci storici (Veneto Sviluppo, Comuni di Trevenzuolo e Vigasio) sono passati dal 100 al 51,99%. Ad entrare: Earchimede spa (del finanziere bresciano Emilio Gnutti) e Draco spa.
L’indagine della magistratura scaturita da un esposto di Legambiente arriva sotto i riflettori per via della delibera di giunta regionale pubblicata sul Bur della settimana scorsa. “Terreni acquistati senza perizia –ricorda Michele Bertucco-, ma anche variazioni urbanistiche fatte quando già c’erano i soci privati”. Nell’ultima delibera, ad esempio, non vengono recepite le osservazioni fatte dalla Provincia e da 9 comuni ad agosto 2005, che chiedevano di aumentare il verde e di essere titolari del problema viabilistico. Il documento regionale, invece, assegna ai due comuni ogni decisione in merito alle strade necessarie. “Nessuno si rende conto esattamente di quanto potrebbe avvenire”, ha ricordato Franco Bonfante, consigliere regionale Ds che aveva già presentato interrogazioni. “Quattro milioni di mq. corrispondono a due città come Reggio e Modena messe assieme. I due paesi verrebbero inghiottiti da un mostro che probabilmente non darebbe nemmeno benefici occupazionali. Noi non siamo contrari all’opera, purchè vengano garantite le tutele ambientali e viabilistiche”. Il progetto prevede non solo la pista di Formula 3 ma anche Motorland, un parco divertimenti a tema, un centro commerciale, albergo e zona produttiva sempre specializzata in insediamenti legati ai motori.
Dalla legge regionale del ’99, istitutiva di un autodromo nella regione Veneto, alla delibera del 19 settembre 2006 sono state già 5 le varianti urbanistiche. Sulla intricata vicenda è in arrivo anche una interrogazione parlamentare dell’onorevole Gianpaolo Fogliardi della Margherita e la richiesta di una forte azione politica al presidente della Provincia Elio Mosele.

come da titolo, meglio mettere anche l'articolo sull'arena di ieri, magari qualcuno non ha visto le locandine grandi grandi, erano tutti impegnati a comprar fiori... :

Vigasio-Trevenzuolo. La Procura della Corte dei conti di Venezia ha avviato un’indagine sull’autodromo, già approvato dalla Regione e dai comuni di Trevenzuolo e Vigasio, previsto nel Piano d’area Quadrante Europa nel territorio tra i due comuni. A quanto pare l’indagine è stata avviata mesi fa, ma soltanto ieri ne è stata data notizia, in una conferenza stampa svoltasi in Provincia, dal consigliere regionale diessino (e segretario provinciale dei Ds) Franco Bonfante e dal deputato della Margherita Giampaolo Fogliardi.
«La Corte dei conti», hanno informato i due esponenti politici, «vuole accertare se vi siano stati danni erariali e se ci sono responsabilità nella procedura portata avanti da enti pubblici e società private nell’operazione "Autodromo", una struttura immobiliare che in realtà mira a realizzare zone industriali e centri commerciali su un’area quattro volte più ampia di quella originariamente prevista per la semplice pista da corsa con annessi e connessi».
Accanto a Bonfante e Fogliardi c’erano i consiglieri comunali d’opposizione di Vigasio- Cesare Nicolis e Giovanna Cornacini-, e di Trevenzuolo- Liberto Canoso con Luisa Martini. «Sappiamo dell’indagine solo da una settimana», spiega Bonfante, «da quando, cioè, i magistrati hanno chiamati a deporre i rappresentanti di Legambiente e dell’opposizione di Vigasio e Trevenzuolo. Ci sono aspetti gravi da chiarire. Quali? Perchè, ad esempio, i soci privati della società per azioni costituita per realizzare l’autodromo sono entrati nella spa senza gara? E nel 2004? Dopo, cioè, che le varianti alla legge regionale hanno stravolto il piano aumentando l’appetibilità dei terreni? Questo significa aver fatto l’interesse dei privati».
Bonfante assicura che il centro sinistra è favorevole all’autodromo e alle strutture accessorie alla pista. «È il primo progetto. Un milione di metri quadrati: un progetto impegnativo, ma se c’è la tutela dell’ambiente- atmosfera, rumori-, e un riassetto viabilistico opportuno, a noi sta bene. Ma di questo progetto non si sono contentati: sono stati aggiunti altri milioni di metri quadrati, oltre quattro. Vi rendete conto di cosa significa? Sono due città medie messe insieme: Reggio Emilia e Modena».
Continua Bonfante: «È diventato un intervento che non ha niente a che fare con un autodromo. Questa è speculazione vera e propria. Sono stati aggiunti una zona industriale e un megacentro commerciale in deroga alla normativa esistente. Tutto fatto ad hoc per moltiplicare il valore dei terreni. Un aumento enorme, che non ha paragoni. E chi ha la titolarità? Non i contadini proprietari, ma la società che ha opzionato i terreni e che farà il colossale affare. La Regione e i due comuni? I vantaggi vanno ai privati. Prima c’erano Ricucci, Fiorani, Gnutti, adesso, a quanto pare, arrivano altri».
L’onorevole della Margherita Giampaolo Fogliardi è pronto a presentare un’interpellanza in Parlamento. Sottolinea: «Servirà a far chiarezza sull’iter. L’apertura ai privati, sollecitati dagli amministratori locali, va chiarita. Non si tratta di costruire quattro casette, ma di realizzare qualcosa di enorme. Servirà anche a capire se, per avviare un’operazione di tal genere, si doveva chiedere il parere al presidente del Consiglio».
Cesare Nicolis è stato convocato dalla Procura della Corte dei conti il 15 settembre scorso. «Sono stato sentito a lungo. Ho spiegato il perchè dell’esposto che abbiamo presentato nell’ottobre dello scorso anno mossi da quella clausola dei preliminari parasociali che fissa il pagamento di 500 mila euro sulle inadempienze. I privati volevano essere certi che i Comuni approvassero l’edificabilità. So che i magistrati veneziani hanno sentito anche i segretari dei due comuni».

fra l'altro, alcuni giorni fa c'era anche un bell'articolo riguardante la nuova bretella autostradale tibre (collega l'autostrada a22 con la a15, formando quindi un triangolo tra parma, modena e nogarole rocca) se non ho letto male dovrebbe interessare anche i comuni di vigasio e trevenzuolo.
praticamente piove sul bagnato, cemento, ancora cemento...
evvai............