probabilmente rispondi perchè i rallentatori ti sono cosa ostica....
i dissuasori trasversali da usare nei centri abitati (più comunemente chiamati "dossi" o "rallentatori") hanno come pena accessoria, se così la vogliamo chiamare, una limitazione della velocità da tenere che è appunto quella dei 30kmh o dei 50kmh a seconda del modello posato sulla sede stradale (però chissà come mai quasi tutti montano solo quelli più limitativi).
devi rallentare a quella velocità perchè i danni che potresti avere a velocità maggiore sono tutti affari tuoi.
sono omologati per quella velocità e basta.
il codice della strada prevede inoltre che una volta installati, il comune debba obbligatoriamente mettere dei cartelli che limitino la velocità a quella omologata per evitare rogne legali e il giochetto è fatto.
se guardi dove sono installati, nei vari paesi o nei centri residenziali (dove sempre più spesso il limite è appunto quello dei 30kmh) scoprirai che c'è un cartello che indica il limite di velocità da tenere e una volta passato il rallentatore, la fine di tale divieto.
naturalmente tale cartellonistica è superflua (e quindi son tutti cavoli tuoi) quando all'ingresso del centro residenziale c'è un limite di velocità dei fatidici 30kmh.
non è che me la sono inventata io l'altra sera, basta guardarsi attorno ogni tanto invece di perdersi nel rimirare gli alberi o le belle casette...
per la seconda risposta, è inutile farti notare che l'investito di stamattina era in centro al paese ben lontano dal futuro bancomat...
il controllo della velocità dovrebbe servire per evitare tali "inconvenienti" e quindi essere capillare, impossibile da prevedere (e quindi mobile) ma soprattutto dovrebbe entrare nelle scuole, dall'asilo in avanti bisognerebbe educare i futuri patentati.
tutte cose che fanno a pugni col buonsenso (??) dei fenomeni governanti, tutti presi col problema del capomandamento e quindi lontani dai problemi reali del popolo che li elegge.
però ho fiducia in un cambiamento prima o poi.....
"... Non vogliate negar l'esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"
Ulisse nell'inferno di Dante.