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sti villafranchesi...............

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2007 18:44
31/01/2007 18:40
 
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come allora (qualche giorno fa) torno a mettere a Vs. disposizione quanto segue:


VILLAFRANCHESE. In arrivo 10 milioni di metri quadri di infrastrutture; lanciato l’allarme alla Provincia e chiesta una conferenza di servizi
Sud-ovest, viabilità a rischio collasso
Autodromo, District park, Interporto ferroviario e aree artigianali


Villafranca. Autodromo, District park, centri direzionali, Interporto ferroviario, nuove aree artigianali e area agroalimentare: la viabilità del territorio villafranchese, il sud-ovest della provincia di Verona, rischia il collasso. A lanciare l’allarme sono i due consiglieri provinciali dei Democratici di sinistra Vincenzo D’Arienzo e Paolo Ferrari. I quali, per scongiurare il pericolo, chiedono proprio alla Provincia una conferenza di servizi tra i Comuni del territorio a sud-ovest di Verona e un piano di studio sul sistema infrastrutturale del Villafranchese.
D’Arienzo e Ferrari in una mozione domandano quali nuovi assetti viari occorrano per supportare i dieci milioni di metri quadrati previsti per le nuove infrastrutture nell’area compresa tra Buttapietra, Vigasio, Nogarole Rocca e Isola della Scala. «Ogni progetto di quell’area», sottolinea D’Arienzo, «non può essere pensato separatamente. Bisogna considerare anche le infrastrutture che sorgeranno nei Comuni limitrofi, e pensare a un piano più organico, altrimenti per la viabilità del sud-ovest della provincia sarà il collasso».
All’interno di quest’area sono previsti numerosi progetti in via di definizione: l’Interporto ferroviario di Isola della Scala, che coprirà una superficie di circa un milione di metri quadrati; una nuova area produttiva e direzionale a Nogarole Rocca, che si estenderà su un’area di un milione e mezzo di metri quadrati; l’area agroalimentare di Trevenzuolo, per un altro milione di metri quadrati; il centro direzionale di Mozzecane; l’area logistica specializzata, District park, a Vigasio, che si estenderà su una superficie di un milione di metri quadrati; e infine l’autodromo tra Vigasio e Trevenzuolo, al fianco del quale sono previsti anche un centro commerciale e una zona artigianale per un’estensione di oltre 4,3 milioni di metri quadrati.
A parte il District Park, per cui si è già attivata l’istruttoria all’interno della Via, valutazione d’impatto ambientale, per le altre infrastrutture devono ancora essere presentati i piani attuativi degli interventi.
Secondo D’Arienzo e Ferrari attualmente il sistema viario che dovrebbe supportare le infrastrutture previste è assolutamente insufficiente. Ma anche le arterie stradali previste non risolverebbero tutti i problemi. Secondo D’Arienzo e Ferrari, infatti, la prospettata circonvallazione di Isola della Scala potrà risolvere i problemi viabilistici solo di quell’area; la variante alla statale 12 interesserà solo la zona da Buttapietra e Verona sud; il finanziamento garantito dall’autostrada A 22 per la mediana prevista tra Nogarole Rocca e Isola della Scala non è sufficiente; la Tibre, l’autostrada Tirreno-Brennero, invece, non ha ancora alcun finanziamento; il lotto previsto dalla variante alla strada regionale 62 nel tratto tra Villafranca e Tormine viene definito ancora «molto futuribile».
«Stiamo parlando ancora di ipotesi, che tra l’altro non sono immediatamente concretizzabili», sottolineano i due rappresentanti provinciali. «Queste nuove infrastrutture graveranno sulla viabilità già esistente sul territorio», insiste Da Rienzo. «Gli insediamenti produttivi, residenziali, commerciali e direzionali previsti nei progetti infrastrutturali dell’area in questione, saranno supportati solo da strade provinciali a due corsie, già oberate dal traffico attuale, figuriamoci in futuro. Anche per questo le comunità dei paesi interessati devono recitare un ruolo attivo in merito. E i singoli studi sulle specifiche infrastrutture devono essere coordinati e resi omogenei tra loro, attraverso il ruolo attivo da parte della Provincia, che ne studi gli impegni organizzativi ed economici da mettere sul tavolo. Fino a che non si sarà conclusa la prospettata conferenza di servizi, i progetti della commissione Via devono essere sospesi».
Emanuele Zanini


siamo di fronte ad una specie di si salvi chi puo´ oppure si stanno svegliando tutti pian pianino????
meglio tardi che mai allora, speriamo di essere ancora in tempo e speriamo anche che chi ha le solite fette di polenta davanti agli occhi abbia la voglia di togliersele, stavolta..........
boa noite a todas as pessoas.


"... Non vogliate negar l'esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente.
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Ulisse nell'inferno di Dante.
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a proposito....
quelli di isola della scala, notoriamente piu´ attenti di quelli di vigasio, hanno messo in campo una idea niente male:

ISOLA DELLA SCALA. Ds favorevoli ma altrove
«Il Centro risi alla Bastia? Meglio il parco cittadino»


Isola della Scala. «Centro risi o Parco del Tartaro?». È il titolo di un volantino diffuso dai Democratici di sinistra dopo che la Regione ha elargito al Comune un contributo di un milione di euro per la realizzazione del Centro risi nella valle del Tartaro.
«Siamo favorevoli alla realizzazione di strutture fisse per la fiera del riso e per altre manifestazioni», dicono i Ds, che sottolineano come per il progetto di massima del Centro risi sia stata prevista una spesa di 4,587 milioni di euro, circa otto miliardi e 800 milioni delle vecchie lire, «ma non siamo d’accordo con la loro collocazione nella valle della Bastìa, luogo più adatto ad un parco cittadino. Vorremmo essere certi che sia valutato seriamente il rischio di costruire strutture fisse proprio sul terreno vallivo paludoso attorno al Tartaro, e soprattutto vorremmo sapere quanti soldi saranno spesi per il lavoro di bonifica dell’area».
«Dobbbiamo evitare», continuano, «che ad Isola della Scala vengano iniziate altre costosissime opere che oltre a costare milioni di euro deturpano sempre più il nostro territorio. Possiamo vedere tutti la serie di orrori fatti con grandi costruzioni: invece che piste ciclabili e strade che favoriscono il collegamento con le frazioni, ci onoriamo del record di essere il paese che ha 13 cavalcavia e un sottopasso (quando di cavalcavia ne sarebbero bastati tre con alcune rotatorie), oltre all’ormai noto monumento alla tangenziale».
I Democratici di sinistra invitano il Comune «ad investire più risorse in miglior vivibilità, realizzando collegamenti ciclabili con le frazioni, con il centro sportivo, con le scuole e la Zai; portando a termine il recupero di palazzo Rebotti per realizzare il centro sociale per giovani e anziani tanto atteso da tutti; valorizzando la nostra bellissima valle del Tartaro con un parco a disposizione di tutti; individuando per la zona fieristica, così importante ormai per l’economia del paese, una zona non valliva, più adeguata dal puto di vista della sicurezza del terreno e della viabilità». (m.f.)


non si potrebbe anche da noi fare altrettanto???
che ne so, magari far qualcosa per la comunita´ e non per le tasche capienti dei soliti ignoti tanto noti che piu´ noti non si puo´.......
ribuonanotte a tutti.............


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