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Resoconto del consiglio comunale del 30/09/2006

Ultimo Aggiornamento: 03/10/2006 17:00
02/10/2006 22:46
 
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Riteniamo doveroso informare gli elettori che ci hanno sostenuto, di come si è svolto il Consiglio Comunale nella seduta di sabato 30 settembre 2006, precisando alcuni aspetti.
L'attuale Amministrazione convoca il Consiglio Comunale normalmente di sabato, avvisando il più tardi possibile e spesso omettendo gli annunci alla cittadinanza negli appositi spazi.
In via formale e informale, noi rappresentanti di minoranza abbiamo chiesto la possibilità che le convocazioni siano preferibilmente durante la settimana, anche nell'ora pre-serale per consentire una maggiore disponibilità di partecipazione dei cittadini e anche per conciliare gli impegni di tutti.
La nostra richiesta non è stata accolta come è nello stile ormai consolidato di questa maggioranza.
Sabato 30/09/06 per rafforzare la nostra posizione, essendo scarno l'ordine del giorno, abbiamo deciso insieme di abbandonare la seduta.
Le arroganti reazioni del Sindaco e del Vice-Sindaco hanno palesemente manifestato la mancanza di considerazione di chi oltre a loro compone la rappresentanza istituzionale del Paese.
Impossibile non fare l'associazione mentale con l'ENFATICA lettura del Sindaco durante il saluto ai nostri Sacerdoti nella sala della comunità, che testualmente citava:
".......Grazie Don Giovanni per averci insegnato ad essere più umili....."
capo Riteniamo doveroso informare gli elettori che ci hanno sostenuto, di come si è svolto il Consiglio Comunale nella seduta di sabato 30 settembre 2006, precisando alcuni aspetti.
L'attuale Amministrazione convoca il Consiglio Comunale normalmente di sabato, avvisando il più tardi possibile e spesso omettendo gli annunci alla cittadinanza negli appositi spazi.
In via formale e informale, noi rappresentanti di minoranza abbiamo chiesto la possibilità che le convocazioni siano preferibilmente durante la settimana, anche nell'ora pre-serale per consentire una maggiore disponibilità di partecipazione dei cittadini e anche per conciliare gli impegni di tutti.
La nostra richiesta non è stata accolta come è nello stile ormai consolidato di questa maggioranza.
Sabato 30/09/06 per rafforzare la nostra posizione, essendo scarno l'ordine del giorno, abbiamo deciso insieme di abbandonare la seduta.
Le arroganti reazioni del Sindaco e del Vice-Sindaco hanno palesemente manifestato la mancanza di considerazione di chi oltre a loro compone la rappresentanza istituzionale del Paese.
Impossibile non fare l'associazione mentale con l'ENFATICA lettura del Sindaco durante il saluto ai nostri Sacerdoti nella sala della comunità, che testualmente citava:
".......Grazie Don Giovanni per averci insegnato ad essere più umili....."
03/10/2006 17:00
 
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Utente Junior
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domanda da 100.000 euro.....
come da titolo, non ci sarebbero delle leggi da rispettare oltre che delle regole morali???
cioè:
indire una seduta pubblica comunale, non comporta un'altrettanto pubblica affissione negli appositi spazi, della chiamata alla seduta stessa, qualche giorno prima, se non una settimana prima??
passeggiando per verona o per qualche quartiere, si possono notare i soliti cartelloni che almeno 10 giorni prima, indicano l'ordine del giorno, chi vi partecipa in qualità di relatore o curatore, oltre che l'orario e il luogo della riunione stessa in cui la cittadinanza è invitata a partecipare numerosa. siamo diversi qui o il nostro ordinamento comunale è diverso da quello degli altri??
se non ci sono leggi che vincOlano a non tenere un comportamento che rasenta l'arroganza, non è che si può obbligarli almeno dal punto di vista morale a comportarsi civilmente?? magari presentando un O.d.G. in tal senso nella prossima riunione, oppure invece di andarsene, continuare a chiedere ad oltranza, che la prossima volta ci si comporti civilmente, rispettando tutta la cittadinanza, anche quei pochi (purtroppo( che non li hanno votati...
o mi sto sbagliando???
ciao ciao


"... Non vogliate negar l'esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"
Ulisse nell'inferno di Dante.
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