da L'Arena 07.11.2015
VIGASIO. Sono in un cantiere aperto per riparare un tubo del gas. Sopra è cresciuta la vegetazione per almeno trent’anni
Tonnellate di rifiuti sepolti scoperti dallo scavo per l’A22 Mille metri cubi di spazzatura sono stati sepolti abusivamente vicino all’autostrada Il consigliere Parise: “Rischio di inquinamento”. Il sindaco Tosi: “Lì da molto tempo” Luca Fiorin
Mille metri cubi di rifiuti solidi urbani sono stati interrati illecitamente lungo l’autostrada Brennero-Modena a Vigasio. Una discarica abusiva è stata scoperta in località Ronchi. In un’area non abitata di proprietà della società autostradale che si trova in prossimità della località Isolalta. Nel corso di lavori di rimozione di un tubo del gas metano che erano stati avviati da Autobrennero nell’ambito di un proprio cantiere, a sorpresa è stato verificato che sotto al piano campagna c’era uno strato di rifiuti spesso circa un metro. Si tratta di scarti che, chissà quando, sono stati nascosti qui invece di essere portati in altri siti di smaltimento. In luoghi che dovrebbero essere idonei all’accoglienza degli avanzi e che, per questo, sono oggetto di controlli particolari.
«Questa presenza», spiega il sindaco Eddi Tosi, «ci è stata comunicata dalla società autostradale, che ha spiegato che avrebbe da subito avviato verifiche per determinare con precisione l’area oggetto della presenza dei rifiuti, se essi siano o meno pericolosi e se si sono manifestate delle situazioni di inquinamento. Secondo quanto ho potuto vedere, l’area trasformata in discarica copre una superficie di circa un migliaio di metri quadrati ed è tutta di proprietà della società autostradale. Secondo quanto appare, peraltro, in quei terreni i rifiuti vi sono stati nascosti parecchio tempo fa».
Sopra di essi, infatti, non c’è solo una quindicina di centimetri di terreno. C’è anche una vegetazione che fa pensare che l’area non sia oggetto di movimentazioni da parecchio tempo. «L’impressione, tutta da verificare, è che il deposito di rifiuti risalga addirittura agli anni Ottanta», azzarda il primo cittadino.
«Lì», afferma il consigliere di opposizione e responsabile di Legambiente, Vincenzo Parise, che su questo argomento ha presentato una recente richiesta di accesso agli atti ed un’interrogazione, «siamo nel pieno del sito di interesse comunitario dei fontanili di Povegliano. C’è quindi il pericolo che ci sia stato un inquinamento delle falde, oltre che delle acque superficiali, visto che lì a fianco passa la fossa Giona. Uno dei corsi d’acqua che vengono utilizzati per l’irrigazione in questo territorio. Speriamo, quindi, che non ci siano materiali pericolosi, che nei tempi più brevi possibili parta la bonifica del territorio e che il Comune compia delle verifiche anche nelle aree vicine, al fine di essere sicuri che questa è una presenza isolata».
A fronte della comunicazione della scoperta della discarica abusiva, arrivata in municipio il 21 settembre, martedì scorso, il Comune ha avviato «il procedimento finalizzato all’adozione degli eventuali procedimenti necessari alla rimozione ed al corretto smaltimento dei rifiuti».
La macchina amministrativa adesso si è messa in moto. C’è da attendere che arrivino dati precisi sul tipo di rifiuti presenti in località Ronchi (l’impressione è che si tratti di scarti non speciali, anche se c’è chi dice di aver visto anche pneumatici ed inerti derivanti da lavorazioni edili) e che, sulla base di questo, sia avviato un piano puntuale di sistemazione dell’area. Resta invece da capire chi abbia nascosto quegli scarti e il perché lo abbia fatto. Il timore è che alla scoperta ne seguano altre simili sul territorio.
[Modificato da V.Parise 09/11/2015 12:24]