un attimo.....

Un attimo…………

E’ strano pensare ad una delle nostre manifestazioni in modo diverso dal divertimento, dalla fatica di correre, dalla gioia dello stare insieme.

E’ strano darsi da fare come organizzatori, per allestire i percorsi nel migliore dei modi, predisporre gli incroci con la sorveglianza dei Vigili, della Protezione civile, dei Volontari, con bandiere di segnalazione, tracciare i percorsi al di fuori delle strade trafficate, sui sentieri di campagna, lungo le rive di fiumi e fossati, tra vecchie corti rurali, tra la nebbia, il fango, voler farli passare da posti particolari, diversi dal solito, far sì che i marciatori che vengono per partecipare alla tua corsa non abbiamo altro da pensare che a correre, o a camminare, insomma solo a divertirsi.

E’ strano darsi da fare per far aprire cancelli di solito chiusi, su strade private, chiedere permessi ai proprietari per far passare i marciatori, per fargli vedere il Tuo paese, i posti belli del Tuo paese, per fargli sentire il calore della Tua accoglienza.

E’ strano essere pronti per iniziare la premiazione dei Gruppi, e sentire uno strano freddo che improvvisamente arriva, e non è il freddo dell’inverno.

E’ strano vedere un marciatore che, a quattro metri dall’ambulanza, cade a terra senza un lamento, vedere i sanitari correre, prestargli le cure immediate, vedere l’elicottero del 118 che atterra nel piazzale, un’altra ambulanza che arriva, i medici che si prodigano in un disperato, lungo, interminabile tentativo di salvare una vita.

E’ strano rendersi conto di quanto si è impotenti di fronte all’imprevedibile, di fronte ad un attimo. All’attimo che separa la terra dal cielo. Ciao Agostino.

Ho letto il tuo messaggio e ho sentito un grande senso di colpa e impotenza di fronte a quanto è accaduto ma come hai
detto tu di fronte all'imprevedibile non possiamo fare nulla.

A volte ci nascondiamo tutti dietro alla frase "E' il destino" credo che la soluzione migliore sia quello di accettarlo.

Non so se quanto sopra siano mie proiezioni o se ho interpretato il tuo messaggio come volevi che fosse, da una festa si è passati alla tragedia proprio in un attimo.

Credo che questo sia la vita "Un attimo" ma non vuole certamente dire di abbandonare tutto quello che finora hai fatto, pensa a quanti attimi belli e felici sono stati vissuti in questi anni dal tuo gruppo.

Non sentirti responsabile di quanto è successo ...... con affetto

Byron