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lino fontana
00venerdì 17 novembre 2006 11:59
TREVENZUOLO. Manca solo la valutazione di impatto ambientale, poi si comincerà l’opera

AUTODROMO, scatta il Via

Trevenzuolo. Con la presa d’atto, nell’ultimo consiglio comunale, con il voto contrario dei consiglieri della lista “Tre stelle” e l’astensione della Lega, l’AUTODROMO del Veneto è ai nastri di partenza. Manca solo il “Via”, la valutazione di impatto ambientale. L’ultima variante al Paque (Piano d’area Quadrante Europa), la numero 3, approvata dalla Regione nel settembre scorso con le norme di attuazione, di fatto dà il via libera definitivo alla realizzazione dell’opera.
«Ora saranno da formalizzare gli acquisti dei terreni da parte della società AUTODROMO Spa», ha dichiarato il vice sindaco Gianfranco Minozzi. «Poi, entro dicembre, sarà presentata la richiesta di concessione edilizia, sia a noi che al Comune di Vigasio, e questo sarà l’inizio ufficiale dell’iter per ottenere la valutazione di impatto ambientale, la cosiddetta Via”. Minozzi chiarisce subito che, con la “Via”, non significa che il progetto possa essere respinto, ma solo che saranno date delle prescrizioni vincolanti al rispetto dell’ambiente per quanto riguarda la viabilità e l’impatto che avranno le costruzioni sul territorio circostante.
Ora l’area destinata ad AUTODROMO e annessi è virtualmente di 4milioni di metri quadrati, ma per il momento sono “solo” 3.600.000 i metri quadrati sui quali sarà operativo il piano d’area. Sarà obbligatorio mantenere scoperte aree permeabili (terreno nudo) per il 30 per cento dell’intera superficie. La metà sarà destinata, sempre obbligatoriamente, a forestazione mentre sul rimanente 70 per cento si potrà edificare per una copertura massima del 30 per cento della superficie. L’altro 40 per cento sarà utilizzato per strade e aree verdi. «In realtà l’area verde, senza i lotti dei privati», puntualizza Minozzi, «sarà di circa 2.200.000 metri quadrati compresa una forestazione di circa 600mila metri quadrati. Per quanto riguarda la superficie coperta da fabbricati, questa non supererà i 700mila metri quadrati totali pari a circa il 20 per cento dell’intera superficie di 3,6 milioni di metri quadrati. Prima della variante», ricorda ancora il vice sindaco, «si poteva costruire sul 30 per cento dell’area totale ora si potrà costruire sul 70 per cento ma con la stessa percentuale di copertura del 30 per cento».
La forestazione prevista dal piano sarà creata inglobando gli alvei dei corsi d’acqua delle fosse Giona e De Morta. La pista sarà lunga 5.000 metri: all’esterno dell’anello d’asfalto saranno realizzati un centro commerciale, un polo logistico, un parco tecnologico, strutture che troveranno collocazione all’esterno dei corsi d’acqua, mentre nell’area compresa tra entrambi, sarà realizzato un parco tematico ludico.
Lino Fontana




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