Speta speta cinesin
da l'arena de ancò.
"Festa della polenta con veleni. Poi si fa la pace con uno stand"
VIGASIO.
Ritirata l'azione legale contro il Comune. Sullo sfondo contrasti tra l'ex vicesindaco e il primo cittadino Contri
Il Comitato esautorato e guidato da Robbi ha chiesto il sequestro delle attrezzature Ma arriva l'accordo con la nuova gestione che concede la cucina e gli incassi dei dolci.
16/10/2010
Il sindaco Daniela Contri visita uno stand alla Fiera della polenta inaugurata giovedì sera FOTO PECORA Prima hanno rotto i rapporti con il Comune e chiesto il sequestro delle attrezzature della Festa della polenta. Poi, i vecchi organizzatori della fiera, hanno accettato la riconciliazione e la gestione di uno stand all'interno della manifestazione. Lo scontro in atto dallo scorso anno tra l'ex vicesindaco Pietro Robbi, oggi consigliere di minoranza, e il primo cittadino Daniela Contri, rieletta alle elezioni della scorsa primavera, si è arricchito di un nuovo tassello.
A movimentare la principale manifestazione del Comune, che è iniziata giovedì e si concluderà domenica 31 ottobre, è stata l'assegnazione dell'organizzazione della fiera all'associazione Vigasio Eventi, costituita lo scorso 2 agosto e presieduta da Umberto Panarotto. Il nuovo gruppo è subentrato al Comitato festa della polenta, che la gestiva dal 2006. Il passaggio di consegne ha assunto subito i toni dello scontro politico, poiché Pietro Robbi fa parte del vecchio Comitato, ed è pure papà di Alberto Robbi, presidente del gruppo.
«Lo scorso maggio chiedemmo all'amministrazione comunale la disponibilità degli spazi per organizzare la festa, come negli anni scorsi», ha raccontato Pietro Robbi, «e in risposta il sindaco Contri ci inviò una lettera comunicandoci che la "kermesse", così la definì, appartiene al Comune, e che la giunta può decidere liberamente a chi affidare la gestione della manifestazione. Poi, in estate, abbiamo saputo della nascita di Vigasio eventi». Il vecchio Comitato ha reagito, a metà settembre, avviando un'azione legale che, in seguito, è stata ritirata. «Avevamo chiesto il sequestro cautelativo nei confronti del Comune di parte delle strutture fieristiche, visto che negli anni abbiamo investito più di 100 mila euro in allestimenti, tra cui alcune cucine, la sala esposizioni, le strutture del bar e delle casse, oltre alle due capanne in legno per la distribuzione di vino e grappe. Naturalmente "sua maestà" il sindaco non si è mai degnata di rispondere alle nostre lettere». Dopo l'avvio dell'azione giudiziaria, è stato trovato un accordo. «Panarotto, presidente di Vigasio Eventi, si è dimostrato più ragionevole del primo cittadino», ha proseguito Robbi, «e abbiamo raggiunto un compromesso. In cambio della cessione delle strutture che avevamo acquistato, ci hanno lasciato la cucina per la vendita dei dolci durante la festa, a tempo indeterminato. A noi spetteranno gli incassi e verseremo a Vigasio Eventi una percentuale per le spese generali».
Robbi ha confessato di aver accettato a denti stretti l'accordo: «Visto che abbiamo portato con il nostro gruppo la festa ad alti livelli, non ci sembrava giusto chiudere in questo modo e danneggiare il paese», ha affermato, «anche se è evidente che il sindaco ha preferito altri organizzatori perché non eravamo tra i suoi fedelissimi. Ci siamo sentiti defraudati».
Panarotto, dal canto suo, ha rimarcato: «Paragoni con la gestione precedente non ne facciamo. La scelta di condurre la festa è stata nostra con l'accordo delle parti. Quest'anno abbiamo un "palatenda" con eventi tutte le sere. Se la manifestazione avrà degli utili, verranno ripartiti tra tutte le associazioni del paese che, con i loro volontari, hanno contribuito alla riuscita della festa». «Vigasio eventi non è il sindaco», ha puntualizzato il Contri, «e sia il vecchio comitato sia Robbi devono prendere atto che c'è stato un cambio in amministrazione: è entrata gente nuova che ha proposto idee nuove. La festa della polenta appartiene al Comune, così come il suo marchio. Si poteva lavorare tutti assieme, tant'è che tra gli stand c'è quello del vecchio comitato. La mia porta è sempre aperta».
Sulla questione dei bilanci della manifestazione, punto di frizione negli anni scorsi tra maggioranza e opposizione, il Contri precisa: «L'organizzazione è cambiata, penso che non ci saranno problemi, a manifestazione conclusa, nel rendere pubblici i bilanci».F.T.
Si si. A voi proprio vedarli i bilaci de st'ano.
Oh!!! Ma ghe sio stè a vedar!
Par carità i ga sontà el palaeventi, come i avea promeso sa quei de l'an pasà (sicuri che no i sia sempre i stesi?, ma el costa du euro solo par metarghe dentro el naso.
E in più st'ano se paga anca el parchegio (anca se el me par piasè un luamar den parchegio). E i presi, ma avio visto i presi.... oooh ma sa credeli da esar?? Quei del Tre Corone?
Par forsa che st'ano la festa l'è un deserto, come dise l'amigo de l'orbo ne l'intervento sul post del inviato speciale.
Se la và avanti così, voi vedar se i ga el coraio de publicar i bilanci. Iera sera a ghera quel de le casse, che l'è sempre lu (par mi iè sempre i stesi ripeto) che el gavea na facia, che el me parea me suocera el giorno prima de lasarne le scorse, poareta.
St'ano i fà un buso che i ghe casca dentro tuti e dopo noaltri el stupemo, come quel de la sagra de San Michel.
Svergogneve........