STILE POLITICO

QUESTO E’ IL NOSTRO MODO DI FARE POLITICA A VIGASIO.

Dagli interventi che leggo su internet, mi sembra opportuno chiarire il nostro modo di fare i consiglieri di minoranza.
Personalmente, ma so di interpretare il modo di fare politica anche degli altri eletti, ci sentiamo più portati a valutare le cose concrete che toccano Vigasio, piuttosto che cimentarci in inutili distinzioni in destra, centro o sinistra: per noi il muro di Berlino è caduto nel 1989! Poi è arrivato Berlusconi a ripristinarlo e anche a Vigasio ci sono quelli che gli credono.
Per noi sono bravi amministratori pubblici solo coloro che fanno scelte nell’interesse della collettività e non nell’interesse prevalente di qualcuno.
E’ stato in questo senso che il 20 agosto 2005 abbiamo proposto alla maggioranza di dare il nostro contributo per cercare sostituti alla società di Gnutti (Earchimede) con società pronte ad investire direttamente nel progetto noto come AUTODROMO: non siamo stati nemmeno presi in considerazione! Ora, con l’uscita in malo modo di Gnutti dalla scena finanziaria nazionale, non sarà tanto facile trovare chi è pronto ad investire oltre 600 milioni di euro. Legambiente ha ritenuto opportuno fare denuncia alla magistratura, poichè ravvisa atti della Regione poco trasparenti: evidentemente Gnutti pretendeva di guadagnare molto e quindi qualche esponente politico si è dato da fare. Le osservazioni alla variante devono tornare in Consiglio regionale e il clima sarà ben diverso da quando nel 1999 è stata fatta la prima delibera; ora è chiaro che non si tratta solo di costruire un impianto sportivo, utile anche all’industria; il tutto da l’impressione di una mega speculazione. Sapremo entro ottobre di quest’anno se la promessa di Robbi e Contri, sbandierata in campagna elettorale, sarà mantenuta assieme ai 3.000 posti di lavoro.
Le scelte urbanistiche fatte in questi 10 mesi sono quasi totalmente ritornate bocciate dalla Regione, come noi avevamo prospettato. Ma era evidente che non si può deliberare contro le leggi regionali vigenti.
Per l’Unione Tartaro Tione vogliamo vederci chiaro: vogliamo capire cioè se i soldi che giriamo all’Unione ci rendono servizi adeguati.
Avevamo già detto in Consiglio che il concetto di pagare in base agli abitanti non ci permetteva di capire se il conto pagato era equo.
Dall’Unione ora riceviamo la manutenzione delle strade comunali, lo sfalcio delle aree verdi, la cura del cimitero, la gestione dei tributi, l’assistenza sociale.
Siamo dell’idea che unire le forze può dare dei vantaggi, ma questo deve essere percepito e dimostrato: non siamo convinti ad esempio che sia tra gli scopi di una pubblica amministrazione comperare immobili, che non sono immediatamente funzionali alla pubblica utilità (vedi Rocca di Nogarole).
In tutti questi casi, dove stiamo concretamente dimostrando che sapevamo amministrare meglio di chi ha vinto, non ci siamo mai lanciati in retoriche trionfalistiche, ma ci siamo limitati ad informare i cittadini: tutto quello che tramite volantini o il giornalino “L’altra Campana” scriviamo è puntualmente riscontrabile da documenti ufficiali o dai verbali dei consigli comunali. Ma quelli della maggioranza replicano che sono tutte bugie: finora però non hanno mai potuto controbattere con fatti concreti.
L’abbiamo già detto in Consiglio comunale e lo ripeto ora: NON SIAMO CONTENTI QUANDO DALLA REGIONE ARRIVANO BOCCIATURE, perché facciamo brutta figura tutti presso la Regione ed inoltre abbiamo creato inutili aspettative a qualche nostro concittadino: la delibera di consiglio del 15/11/2005, che ha accolto osservazioni tardive alla variante n. 14 del P.R.G., è ferma in Regione all’ufficio legale (destino molto raro per delibere di un Comune, ma Vigasio deve subire anche questo!).
Questo è il nostro modo di fare politica dai banchi della minoranza: solo la concretezza unita alla trasparenza.