operazione swap con monte dei paschi banca agricola mantovana
L'operazione in derivati effettuata dal comune di Vigasio nel periodo in cui le banche la proponevano a tutti gli enti locali tramite loro rappresentanti fu sviluppata in quanto come proposta appariva operazione interessante. Le condizioni poste furono quelle di convertire il margine di differenza tra i tassi dei mutui a tasso fisso in mutui a tasso variabile, con un up front ossia un importo da erogare subito al comune di 30.000 euro ed il resto nel periodo decorrente dal 2000 al 2019 sulle differenze dei tassi su mutui misurate sul margine tra tasso fisso e tasso variabile con un limite massimo fissato sul 5,50%. Ossia il comune avrebbe incassato un rateo d'interesse semestrale se il tasso non fosse stato superiore al 5,50% calcolato sula margine tra tasso vigente e 5,5% ed avrebbe pagato alla banca un valore economico pari alla differenza se il tasso di mercato europeo lo avesse superato. L'operazione fu accettata in quanto i tassi allora erano circa misurati sul 3% e l'andamento economico con il patto di stabilità europeo prospettava con prevedibile sicurezza che i tassi non sarebbero andati oltre il limite del 5,50%. Inoltre la banca nel contratto pose accettando la clausola che nel caso in cui l'ente avesse deciso di uscire dall'operazione in qualunque momento il contratto sarebbe stato estinto e nessuna operazione a debito sarebbe stata posta in carico all'ente chiaramente se estinto in un momento favorevole del mercato economico. Nel periodo di vigenza oltre all'up front di 30.000 euro anticipato alla stipula la banca ha erogato al comune la somma di circa 6.000 euro per anno fino alla chiusura dell'operazione avvenuta a fine 2007, in quanto l'andamento dei mercati pareva in rialzo ed i tassi stavano avvicinandosi pericolosamente alla soglia del 5,50 %. Per cui il comune di Vigasio nel periodo di vigenza del prodotto sottoscritto ha incassato per tutte le annualità degli interessi attivi misurati sul margine sopra spiegato. Dopo le note vicende riportate alla TV ed ampiamente divulgate sui quotidiani Il Sole 24ore ed Italiaoggie considerato che sul lungo periodo l'operazione avrebbe potuto comportare dei rischi, l'amministrazione prudentemente decise di estinguere il contratto stipulato concludendolo con un saldo finale attivo, dato dai 30.000 euro piu i circa 6000 euro annui moltiplicati per gli anni di durata del contratto fino all'estinzione. Ora dopo l'uscita l'ente non dispone piu di nessun contratto in SWAP. Si tenga conto che anche negli anni successivi e sino ad oggi i tassi sono rimasti al di sotto del limite di up front del 5,50% per cui il comune se avesse mantenuto in atto l'operazione avrebbe avuto ancora una posizione economica attiva e non di perdita. Chiaramente il lungo periodo proposto dall'Istituto bancario che si profilava fino al 2019 poteva essere troppo rischioso per cui l' operazione e' stata chiusa.
Agli atti dell'ufficio per chi fosse interessato e' disponibile tutta la documentazione relativa che ogni cittadino puo richiedere per ogni ulteriore e piu' dettagliata informazione contabile.
Restando a disposizione si saluta cordialmente.
Ufficio Ragioneria