Il Motorcity i crisi non ha pagato l'IMU

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V.Parise
00martedì 13 ottobre 2015 09:07
da L'Arena di domenica 11 ottobre 2015

L'imposta municipale sui beni immobili relativa ai terreni su cui dovrebbe sorgere il Motorcity non è stata pagata, e non lo sarà finché non sarà scongelata la situazione della cooperativa che controlla Autodromo del Veneto. La società era stata costituita 10 anni fa proprio per realizzare il mega intervento che dovrebbe sorgere su un'area di ben 458 ettari, di cui 272 a Vigasio e 176 a Trevenzuolo, con investimenti compresi fino ad un miliardo e mezzo di euro e comprendere, oltre alla pista per auto e moto, un parco divertimenti, show room, scuole, un parco, musei ed un'area commerciale.La conferma dell'assenza dei soldi per l'Imu è il sindaco di Vigasio, Eddi Tosi. «Ho fissato l'appuntamento con Dall'Oca proprio per capire come era la situazione». Le indiscrezioni erano state oggetto qualche settimana fa di articoli de L'Arena e iniziative dell'opposizione in Consiglio comunale. «Purtroppo Dall'Oca», continua il sindaco, «mi ha confermato che l'Autodromo del Veneto non può fare fronte alle scadenze dell'Imu a causa della mancanza di liquidità. La cooperativa, socio di maggiornza delle quote della società, sta predisponendo una nuova proposta di concordato preventivo. Per questo motivo,è in corso una verifica delle partecipazioni e, quindi, un sostanziale congelamento di tutte le attività».La Autodromo del Veneto, con sede a Venezia ed un capitale sociale di oltre 2.700.000 euro, è di proprietà per l'85 per cento di Motor City Holding srl, per il 7,78 di Veneto Sviluppo, per il 3,53 a testa dei comuni di Vigasio e Trevenzuolo e per lo 0,16 della Fiduciaria Valverde srl. Motor City Holding con sede a Castelnuovo di Sotto, vicino a Reggio Emilia e un capitale sociale di 15 milioni di euro, è a sua volta suddivisa fra più proprietari. Il 66,66 per cento è in mano alla cooperativa Coopsette, che ha sede allo stesso indirizzo di Motor City Holding, il 29,49 a Draco Spa, holding di Brescia attiva nel settore immobiliare, ed il 3,85 alla finanziaria bresciana Investment srl. Da qualche anno Coopsette versa in condizioni critiche e ora sta elaborando la sua seconda proposta di concordato. I suoi vertici sono indagati in alcune inchieste. «Il problema per noi» commenta il primo cittadino di Vigasio, «è che non ci sono stati versati i circa 270mila euro di Imu relativi ai terreni di proprietà della società. Non possiamo nemmeno agire legalmente per pretenderne il pagamento, visto che hanno un anno di tempo per attuare il ravvedimento oneroso. Insomma, sino a che non si sbloccherà qualcosa, siamo costretti ad agire in pressoché tutti i campi di attività del Comune con i freno a mano tirato. Una situazione che non è certo agevole, visto che quest'anno sono anche stati drasticamente ridotti i trasferimenti governativi».
Luca Fiorin
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