Grandi opere rimaste al palo Slitta il restauro delle scuole

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V.Parise
00lunedì 17 agosto 2015 15:52
I lavori erano legati alla costruzione del District Park
Le sentenze del TAR provocano anche ritardi per la realizzazione della tangenziale e del casello

L’Arena 01.08.2015

La sistemazione del polo scolastico e la realizzazione della circonvallazione Ovest di Vigasio sono rimandate a data da destinarsi. Dalla sentenza pubblicata questa settimana con la quale il Tribunale amministrativo regionale ha disposto che il progetto del District Park venga sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), infatti, consegue anche un rinvio «sine die» di queste opere.

Cosa che ha fatto esprimere al sindaco Eddi Tosi il suo dispiacere, «perché bisognerà attendere almeno altri sei mesi perché la ditta che intende realizzare il polo logistico possa completare l'iter autorizzativo e, quindi, possano concretizzarsi le opere compensative dell'intervento».

Intanto c'è però chi afferma che il Comune avrebbe dovuto impegnarsi per ottenere i finanziamenti per interventi pubblici senza puntare su «scorciatoie» legate ai progetti di privati. L'accordo fra Serenissima SGR, realtà che per il 51 per cento è di proprietà di una finanziaria controllata dalla Banca d'Italia, per il 27 per cento dalla società autostradale Brescia-Padova e per il resto dagli istituti bancari Popolare di Verona, Popolare di Vicenza, Ubi e Mediolanum, ed il Comune prevede la destinazione da parte della società di tre milioni di euro per le scuole; oltre alla realizzazione della circonvallazione, la cui spesa dovrebbe essere di circa un milione e duecentomila euro, alla garanzia che verrà realizzato il casello autostradale di Isolalta ed alla possibilità per le attività del territorio di usare reti con fibre ottiche innovative.

«Se la VIA doveva essere fatta è giusto che questo sia stato sancito dal TAR, comunque è chiaro che per noi questo fatto comporta un certo non auspicato allungamento di tempi per opere sulle quali contavamo», aggiunge Tosi.
Il quale, d'altro canto, sull'ottenimento di benefici per il Comune legati al District Park aveva puntato forte. La sua candidatura a sindaco, avvenuta ancora nel marzo scorso, era infatti stata ufficializzata al termine dell'illustrazione del progetto dell'area destinata allo stoccaggio ed alla movimentazione di merci legate all'e-commerce, che dovrebbe sorgere su un terreno attualmente a destinazione agricola di 783mila metri quadrati grazie ad un investimento di 200 milioni di euro. Un'infrastruttura che dovrebbe portare 1.500 posti di lavoro.
Poi, in seguito al voto avvenuto fra fine maggio ed inizio giugno, Tosi è risultato vincitore, e sul District Park ha continuato a scommettere. Nel programma delle opere pubbliche approvato questa settimana dal Consiglio comunale, infatti, c'era anche la sistemazione delle scuole, e, nel corso della discussione, è stato ribadito che la fonte di finanziamento di questo intervento sono le opere di compensazione legate al polo logistico.

«Per interventi alle scuole», informa Vincenzo Parise, responsabile di Legambiente Vigasio e consigliere comunale di opposizione, «il Comune ha però presentato anche una richiesta di finanziamento per due milioni di euro al ministero della Pubblica istruzione. Tale domanda, però, non è stata accolta, perché ha ottenuto un punteggio molto basso a causa del fatto che il progetto non conteneva tutti i documenti richiesti. Le scuole non si fanno con la speculazione e la devastazione del territorio bensì percorrendo in maniera corretta le vie istituzionali».

Di sentenze riguardanti Vigasio, però, il TAR questa settimana ne ha emesse due. Con l'altra non ha accolto l'istanza con cui l'Autodromo del Veneto chiedeva che venisse annullato il rifiuto degli uffici comunali di firmare la convenzione che potrebbe avviare la realizzazione del Motorcity.
«Ora valuteremo che strategie adottare», afferma il presidente della società Martino Dall'Oca, «anche se andremo avanti, visto che sinora abbiamo già speso 100 milioni di euro per l'acquisto dei terreni, progetti e pratiche. Questa iniziativa porterà 8-10.000 posti di lavoro, anche se adesso non è facile spiegare a chi è disposto ad investire che siamo ancora impantanati in questioni burocratiche».

Luca Fiorin
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