21/10/2015 13:01 |
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| | | Post: 21 | Registrato il: 25/10/2013
| Utente Junior | | OFFLINE | |
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In breve le novità sono tre:
- la raccolta del secco passa da settimanale a quindicinale;
- l'umido verrà raccolto solo con i nuovi contenitori da 20 litri dotati di microchip da ritirare in Comune (non varia la frequenza di raccolta);
- i pannolini verranno raccolti nei giorni della raccolta del secco e dell'umido (5 volte ogni quindici gg).
Perché questi cambiamenti.
Frequenza di raccolta del secco. Attualmente è stato riscontrato che con il secco vengono conferiti anche materiali, in particolare plastica e carta, che andrebbero differenziati. Il problema è sostanzialmente economico. Conferire un quintale di secco in discarica costa 140,00 euro, conferire a Cà del Bue un quintale di multimateriale (plastica-lattine) costa 0,00 (zero) euro.
L'ipotesi è che la causa di questo malcostume sia da individuarsi nella frequenza con cui si raccoglie il secco rispetto al multimateriale e che quindi molti preferiscono disfarsi velocemente dei rifiuti piuttosto che differenziare correttamente.
Rendendo uguale la frequenza di raccolta si spera che il senso civico prevalga.
Raccolta dell'umido. Il motivo è quello di iniziare un percorso che segua le indicazioni di legge e quindi applicare una tariffa più vicina possibile al principio che chi più inquina più paga.
Il contenitore, che dovrà essere ritirato in Comune, sarà personale ed essendo dotato di microchip permetterà la registrazione di ogni suo svuotamento. Per un periodo che non è stato specificato (uno/due/tre anni) si raccoglieranno i dati relativi agli svuotamenti e al termine di questa fase si stabilirà la modalità con cui verrà tariffata la raccolta dell'umido (presumibilmente sarà calcolato un valore medio e se si rimane al di sotto di questo si pagherà una cifra forfettaria mentre se si eccede verrà applicata una maggiorazione).
E' possibile fare il compost ma questo vale oltre per i rifiuti alimentari anche per il verde. Cioè per chi opta per il compost non potrà conferire ne lo scarto alimentare ne erba, ramaglie ecc.
La riduzione della tariffa dovuta al compost è ora del 3% ma il relatore auspica che questa possa arrivare al 30%.
Su una mia precisa domanda "se L'amministrazione ha richiesto servizi compensativi in considerazione dei minori costi che l'ESA-COM dovrà sostenere sia per la riduzione della frequenza di raccolta e sia, si spera, per la riduzione della frazione secca da conferire in discarica" il relatore ha dichiarato che se risparmi ci saranno questi andranno in riduzione della tariffa (ha! ha! ha!) oppure verranno capitalizzati dalla società che, ha ricordato, è una società mista pubblico privato dove i soci sono 19 Comuni e alcuni privati.
Ha spiegato che nel caso di scioglimento della società il capitale residuo verrà distribuito ai soci in ragione delle quote possedute.
Quello che però non ha detto è quale rapporto c'è tra le quote di proprietà dei Comuni e quelle private. In sostanza non solo il capitale sarà suddiviso tra soci pubblici e privati ma la quota maggiore andrà ai privati mentre chi ci ha messo i soldi sono solo i soci pubblici (attraverso i propri cittadini). |
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